Brass in Jazz, dall’8 novembre al 13 aprile

Il Brass Group festeggia i cinquant'anni di attività con un programma internazionale di particolare interesse.

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01Il sipario del Real Teatro Santa Cecilia sarà la scena di diverse produzioni dell’Orchestra Jazz Siciliana, con ospiti solisti e Grammy Awards. Sul palco del tempio della musica jazz, il Real Teatro Santa Cecilia, per l’inaugurazione della stagione che porta la firma della direzione artistica di Luca Luzzu, un progetto originale con il plurivincitore di ben 7 Grammy Awards Randy Brecker & l’Orchestra Jazz Siciliana.

Una scelta importante quella del Brass che anche quest’anno ha voluto triplicare i concerti in programma nella stagione. L’aumento delle repliche dei concerti deriva da uno specifico bisogno culturale a cui la Fondazione risponde con un calendario ricco di artisti internazionali, produzioni orchestrali e prime assolute. Tanti i nomi del mondo jazz inseriti per la nuova stagione concertistica del Brass.

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La Fondazione Orchestra Jazz Siciliana è entusiasta così di annunciare il programma della nuova stagione di Brass in Jazz. Dall’ 8 novembre al 13 aprile, il pubblico avrà l’opportunità di assistere a concerti indimenticabili con un cartellone che promette di stupire e emozionare. L’inaugurazione è affidata con tre date e doppio turno dall’8 al 10 dicembre (ore 19.00 e 21.30), alla magica tromba di Randy Brecker, che con un progetto in esclusiva mondiale si esibirà con l’Orchestra Jazz Siciliana. Veterano del jazz, musicista virtuoso e compositore prolifico, Brecker ha accompagnato le band e le registrazioni di Horace Silver, Art Blakey’s Jazz Messengers, Charles Mingus, Clark Terry, Joe Henderson, Duke Pearson, Frank Foster e Thad Jones/Mel Lewis Orchestra. Come strumentista di prima scelta in studio, la tromba di Brecker ha anche animato innumerevoli sessioni di studio di artisti che vanno da James Taylor, Bruce Springsteen e Parliament-Funkadelic a David Sanborn, Jaco Pastorius e Frank Zappa. Nel campo della fusion jazz-rock d’avanguardia, Brecker è stato uno dei principali collaboratori dei Blood Sweat and Tears, degli Eleventh House di Larry Coryell e dei Dreams, gruppo che ha co-fondato con il fratello Michael e il batterista Billy Cobham. Dopo aver lasciato i BS&T nel 1969, Randy ha suonato con Horace Silver e con molti altri gruppi jazz, sentendo il bisogno di esprimere il suo desiderio di improvvisare liberamente. Nel 1973, Randy e suo fratello Michael, che suonava il sax, erano diventati i musicisti di studio più richiesti di New York. Nel 1975 decidono di formare il loro gruppo, “The Brecker Brothers”.

Kevin Hays

La stagione continua il 15-16-17 novembre con Kevin Hays, Ben Street e Billy Hart, tre giganti del jazz moderno. Hays in particolare, pianista e compositore jazz vincitore del Grammy Award 2023 è riconosciuto a livello internazionale come uno dei musicisti più originali e avvincenti della sua generazione. Kevin è apparso in numerosi album come artista ospite, registrando con Chris Potter, Bill Stewart, Joshua Redman, Jeff Ballard, Nicholas Payton e Al Foster, tra molti altri. Collaborazioni degne di nota includono un progetto in duo pianistico con Brad Mehldau e tour mondiali con James Taylor, Sonny Rollins, John Scofield, Joe Henderson e Roy Haynes.

Richard Galliano
©-MarioEnricotypo

Tra i grandi nomi che arricchiscono il cartellone c’è anche quello del fisarmonicista nizzardo Richard Galliano.

Keyon Harrold

La programmazione include anche giovani artisti che hanno già calcato importanti palchi internazionali. E’ il caso di Keyon Harrold, in scena il 29, 30 novembre, 1° dicembre, definito “il futuro della tromba” dal grandissimo trombettista e compositore statunitense Wynton Marsalis, Keyon Harrold è un artista inventivo, multidisciplinare e fluido nei generi: trombettista, cantante, compositore, arrangiatore e produttore musicale di platino ma non solo…anche bandleader e importante artista discografico. Dal punto di vista musicale, Harrold vive secondo l’idea che l’unica cosa che identifica un genere è il suo ritmo. Questa convinzione ha permesso a questo artista di abbattere i muri del genere per vagare liberamente nella musica. Egli riversa la sua anima in ogni situazione musicale, che si tratti di esibirsi dal vivo, registrare o comporre per la televisione e il cinema. Dalle tournée e registrazioni con Jay-z e il Cirque Du Soleil alla scrittura della sigla del Queen Latifah’s Show, Harrold ha collaborato con Keith Richards, Black Pumas, Mac Miller (Stay), il leggendario rapper Nas (The Jarreau of Rap), Samm Henshaw (Still Broke), YEBBA, Robert Glasper, Maxwell, Common, PJ Morton e Gregory Porter.

Giovanni Sollima, foto Michelle Davis

Altra importante peculiarità è la presenza di nomi italiani del mondo musicale come Giovanni Sollima, un vero virtuoso del violoncello. Suonare per lui non è un fine, ma un mezzo per comunicare con il mondo.
È un compositore fuori dal comune, che grazie all’empatia che instaura con lo strumento e con le sue emozioni e sensazioni, comunica attraverso una musica unica nel suo genere, dai ritmi mediterranei, con una vena melodica tipicamente italiana, ma che allo stesso tempo riesce a raccogliere tutte le epoche, dal barocco al “metal”. Scrive soprattutto per il violoncello e contribuisce in modo determinante alla creazione continua di nuovi repertorio per il suo strumento.Nasce a Palermo da una famiglia di musicisti. Studia violoncello con Giovanni Perriera e Antonio Janigro e composizione con il padre Eliodoro Sollima e Milko Kelemen. Per la danza collabora, tra gli altri, con Karole Armitage e Carolyn Carlson, per il teatro con Bob Wilson, Alessandro Baricco e Peter Stein e per il cinema con Marco Tullio Giordana, Peter Greenaway, John Turturro e Lasse Gjertsen (DayDream, 2007). Insieme al compositore-violoncellista Enrico Melozzi, ha dato vita al progetto dei 100 violoncelli, nato nel 2012 all’interno del Teatro Valle Occupato. Musicisti di età e formazione diversa, interscambio tra culture e livelli differenti, laboratorio permanente. La manifestazione, infatti, si costruisce ogni anno attraverso una “chiamata alle arti” di 3 giorni, dedicata alla musica “spontanea”, con ospiti da tutto il mondo, blitz urbani in giro per la città, repertori imprevedibili e che abbracciano diverse epoche storiche, un concorso di composizione “in clausura” e tanti concerti tra cui un concerto finale con l’Orchestra dei 100 violoncelli.
Tra i CD di Giovanni, “Works”, “We Were Trees”, “Neapolitain Concertos”, “Caravaggio”, “Aquilarco”, “Onyricon”. In primavera l’uscita del nuovo disco per la Decca “A Clandestine Night in Rome” con l’Orchestra Notturna Clandestina e il secondo disco dedicato all’integrale dell‘ opera per violoncello di Giovanni Battista Costanzi per Glossa Music.

Alfredo Rodriguez

Altro appuntamento è quello di Alfredo Rodriguez insieme all’Orchestra Jazz Siciliana. Rodriquez rappresenta oggi il nuovo jazz latino, tra contaminazioni americane e tradizioni cubane. Due mani che danzano sulla tastiera del pianoforte con passione, dando vita a un arcobaleno di emozioni. La sua musica è intrisa di una forza rara e stupefacente.

Gabrielle Cavassa

Talento immenso e una voce intima che si distingue fra mille Gabrielle Cavassa, in programma dall’11 al 13 aprile, è una cantante e compositrice di origine italiana, nata in California ma residente a New Orleans. Co-vincitrice nel 2021 del prestigioso International Sarah Vaughan Jazz Vocal Competition, ha conquistato pubblico e critica con la sua voce morbida, elastica e intima. Gabrielle ha conosciuto la musica in giovane età, quando ha iniziato a collezionare, catalogare e “ascoltare ossessivamente” i dischi. La sua musica riflette influenze che vanno da Billie Holiday e Amy Winehouse al gruppo hip-hop Slum Village e all’opera italiana. Come autrice di canzoni, affronta temi impegnativi in cui racconta il suo mondo intimo, quasi a mo’ di diario. Il suo debutto discografico del 2020, acclamato dalla critica, co-prodotto dall’artista e collaboratore nominato ai Grammy Jamison Ross, include featuring con artisti come Braxton Cook e Ashlin Parker. Collabora frequentemente con il pianista Ryan Hanseler. Emersa l’anno scorso come una delle artiste più interessanti del festival, a JazzAscona 2023 potremo ammirare Gabrielle Cavassa non solo in seno alla New Orleans Jazz Orchestra. Gabrielle proporrà infatti anche un repertorio di standards in chiave vocal jazz, sia in formazione intima, in duo col pianista Victor Atkins, che in quartetto, col Gabrielle Cavassa Ensemble, comprendente oltre a Victor Atkins, il batterista Willie Green e il bassista Jason Stewart.

Simona Molinari

Tra gli appuntamenti da non perdere, il ritorno di un’amica del Brass Group, Simona Molinari & l’Orchestra Jazz Siciliana. Tra la cantante e l’OJS c’è stato sempre un gran feeling e ascoltarli è sempre una grande emozione. Simona, cantautrice popjazz con all’attivo 7 album.
Ha duettato con numerosi artisti del calibro di Andrea Bocelli, Al Jarreau e Ornella Vanoni. Ha cantato nei migliori teatri Italiani e stranieri, dal Bluenote di New York al teatro Estrada di Mosca, ha partecipato a Sanremo due volte in gara e due volte come ospite. Oltre ad aver scritto e composto gran parte della sua discografia, ha firmato e interpretato la sigla de “I delitti del Barlume” e la canzone dei titoli di coda dell’ultimo film di Giovanni Veronesi: “Romeo è Giulietta”, uscito da poco nelle sale.

La Stagione Brass in Jazz 2024-2025:

– 8-9-10 novembre: Randy Brecker e l’Orchestra Jazz Siciliana presentano Give Up the Funk, un viaggio sonoro che unisce classicità e innovazione.

– 15-16-17 novembre: Kevin Hays, Ben Street e Billy Hart, tre giganti del jazz moderno, daranno vita a un’esperienza musicale senza pari.

– 29-30 novembre, 1° dicembre: Keyon Harrold, con il suo progetto Find Your Pace, esplorerà nuovi orizzonti sonori.

– 10-11-12 gennaio: Richard Galliano, accompagnato dall’Orchestra Jazz Siciliana, ci porterà in un Viaggio tra melodie indimenticabili.

– 24-25-26 gennaio: Il Paula Morelembaum Trio presenterà Bossarenova, un omaggio alla bossa nova e alle sue influenze jazzistiche.

– 6-7-8 febbraio: Giovanni Sollima presenta Cello Jazz, un incontro tra il violoncello e le sonorità jazz.

– 21-22-23 febbraio: Les Brunettes, con il loro stile unico, ci delizieranno con A Vocal Harmony.

– 7-8-9 marzo: Simona Molinari, ritorna accompagnata dall’Orchestra Jazz Siciliana, ci farà vivere Maldamore, un mix di passione e melodia.

 – 14-15-16 marzo: L’Emma Smith Quartet presenterà From Puppini Sister to Now, una celebrazione della vocalità jazz contemporanea.

 – 28-29-30 marzo: Alfredo Rodriguez, insieme all’Orchestra Jazz Siciliana, ci porterà From Cuba to Palermo, un ponte musicale tra culture.

 – 4-5-6 aprile: Joscho Stephan si esibirà con Djangology, un tributo al grande Django Reinhardt.

 – 11-12-13 aprile: Gabriella Cavassa, accompagnata dall’Orchestra Jazz Siciliana, ci regalerà I’ve Never Been in Love Before, un viaggio tra emozioni e sonorità coinvolgenti.

https://www.brassgroup.it/

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