AUTORE
OJGB Quartet
TITOLO DEL DISCO
«Bamako»
ETICHETTA
TUM
Ha dovuto attendere quasi tre anni questa notevole registrazione di un altrettanto notevole (non fosse altro che per composizione) quartetto per vedere la luce, e già questa è una notizia. L’altra – in realtà del tutto teorica – è come musicisti di così lungo cabotaggio (età media, al tempo dell’incisione, sessantasei anni) abbiano ancora voglia di mettersi in gioco battendo strade lontanissime dalla mera riproduzione di stilemi triti e ritriti (che del resto li hanno interessati, nel corso dei decenni, poco e niente).
Il tono iniziale (l’ampio Listen To Dr. Cornel West, di Joe Fonda, ma, a tratti, svariati altri momenti), si dirà, sventola bandiera post-ornettiana, un po’ per l’organico, un po’ per quel senso del ritmo (e non solo) mobile quanto a suo modo febbrile, e poi quel taglio, quell’ordine, tematico-compositivo, l’incedere un po’ sempre sul ciglio del precipizio, e ciò nondimeno in equilibrio complessivo ammirevole (anche perché la sostanza della musica proposta dai quattro rimane eminentemente corale, collettiva).
Tre dei dieci brani – più il testo di Bamako, recitato dallo stesso autore su background strumentale quanto mai esot(er)ico – si devono a Oliver Lake, e sono i più arditi, liberi (per quanto strutturati), qua e là persino ispidi (soprattutto per mano proprio dell’alto, e in un caso del soprano, di Lake), mentre i due episodi finali, OGJB #1 e 2 (in realtà posti in ordine inverso), sono a firma condivisa, cioè improvvisazioni di gruppo, non per questo abbandonate al loro destino nell’aleatorietà più brada (e spesso inconcludente).
Altri momenti del disco (su tutti Just A Simple Song di Altschul) hanno un andamento più guidato, circostanziato, il tutto a dotare dell’opportuna varietà un album come ne vorremmo ascoltare tanti (di più).
Bazzurro
DISTRIBUTORE
FORMAZIONE
Graham Haynes (corn., doussn’gouni), Oliver Lake (alto, sop., voce recitante), Joe Fonda (cb.), Barry Altschul (batt., perc., mbira).
DATA REGISTRAZIONE
Brooklyn, 2-7-16.