Una striscia di terra feconda è uno spazio straordinario di creazione e diffusione musicale nella Regione Lazio, grazie alla convenzione con straordinari siti Unesco quali il Museo Nazionale di Palestrina e il Palazzo Farnese di Caprarola, mentre a Roma grazie al protocollo d’intesa con la Fondazione Musica per Roma. Dopo le anteprime di Palestrina e Caprarola, il Festival approda a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, dal 10 al 18 settembre.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico triennale “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Una Striscia ha ricevuto in questi giorni a L’Aquila, nell’ambito di Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma, il Premio Gender Equality, assegnato da JazzMine in collaborazione on IJazz, Midj e la Federazione Nazionale del Jazz Italiano, per premiare la rassegna con i palinsesti maggiormente rappresentativi in tema di gender.
Una Striscia di Terra Feconda, presenta produzioni originali, prime nazionali, commissioni di nuove composizioni, residenze d’artista, rischiosi incontri tra musicisti italiani e francesi, spazio per giovani talenti ancora sconosciuti, valorizzati grazie anche al prestigioso Premio Siae e alle collaborazioni con le Associazioni Nazionali I-Jazz, MidJ, IJVAS e con la rete francese di festival AJC.
Il festival è stato creato con lo scopo di inventare uno spazio vitale per quelle musiche di frontiera difficilmente classificabili o riducibili alle anguste categorie di genere e ha sempre riservato particolare attenzione ai nuovi talenti emergenti. Negli anni questo impegno ha assunto carattere strutturale, il festival ormai rappresenta il più significativo riferimento per i giovani musicisti nel campo degli scambi Italia/Francia relativi al jazz e alle musiche improvvisate. In tal senso si sottolinea l’importanza della Residenza d’artista franco italiana nata per sostenere l’incontro tra musicisti di diversa provenienza, in progetti originali da proporre sulla scena internazionale. Nel 2022 una giuria assai qualificata ha selezionato il gruppo vincente dal Bando Nazionale promosso da Midj, Luca Perciballi Organic Gestures, che sarà accolto in residenza, ove proverà nuove composizioni insieme allo straordinario cantante e sassofonista francese Thomas De Pourquery.
Il Premio SIAE, giunto alla nona edizione, nel 2022 cambierà formula: in accordo con il prestigioso mensile Musica Jazz (la più autorevole rivista specializzata italiana), verranno invitati a suonare insieme i primi due nuovi talenti emersi dalla graduatoria del Top Jazz, referendum annuale tra i più significativi. I vincitori quest’anno sono la violinista Anais Drago e la batterista Francesca Remigi, chiamate a collaborare con il prestigioso contrabbassista francese Bruno Chevillon.
Il festival ha creato nel tempo decine di nuove formazioni, orchestre di giovani, coproduzioni e ormai si distingue sia per la propria storia che per la ‘missione’, mai tradita: quella della ricerca del nuovo: ricerca che deve svilupparsi nel medio e lungo termine, per un’azione efficace e profonda ci vuole tempo e fiducia negli artisti e nel pubblico.
Dal 2019 inoltre il festival ospita progetti pensati ad hoc per bambini e adolescenti, grazie anche alla collaborazione con l’associazione IJVAS (il jazz va a scuola).
Il festival si avvale di una triplice direzione artistica, italiana e francese, di notevole prestigio internazionale: Paolo Damiani musicista, docente, compositore; Armand Meignan, direttore di due festival jazz in Francia e fondatore di AFIJMA (oggi AJC – rete di oltre 70 festival francesi) e da quest’anno Roberto Catucci, produttore musicale e discografico che si interessa principalmente di musiche improvvisate, jazz e musica contemporanea, che dal 2004 lavora per la Fondazione Musica per Roma, ricoprendo attualmente il ruolo di coordinatore dell’area programmazione e progettazione culturale. Una striscia di Terra Feconda, si avvale del sostegno del Ministero della Cultura (MiC), la Direzione Regionale Musei del Lazio (MiC), il Ministero Francese della Cultura, la SIAE, il Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali, la Regione Lazio, la Fondazione Musica per Roma e la Casa del Jazz, l’Ambasciata di Francia a Roma attraverso la Fondazione Nuovi Mecenati, Midj (associazione musicisti di jazz), l’INPS fondo PSMSAD. E inoltre: AJC ( association Jazzé Croisé), CNM ( Centre National de la Musique), Institut Français, SACEM, SPEDIDAM, ADAMI, SPPF, BNP Parisbas, CCP.
Sabato 10 settembre, all’Auditorium Parco della Musica, Una Striscia di Terra Feconda, apre i concerti a Roma, con tre concerti: alle 18, Nout,in prima nazionale che, sulla scia delle esperienze di John Zorn, come un anello mancante tra Nirvana e Sun Ra, ai confini del jazz e del rumorismo, NOUT propone un jazz nuovo, spingendo i propri strumenti al limite. Non hanno paura di nulla e annunciano maliziosamente nei loro concerti “pensiamo di essere dentro Alien ma poi ritrovarci in Indiana Jones un attimo dopo!”, da scoprire assolutamente! Alle 21, produzione originale, Edward Perraud Trio con ospite Luca Aquino. Edward Perraud è un poeta la cui batteria canta come uno strumento melodico. Costruendo ponti tra tutti i tipi di musica, scuote il jazz, rendendolo sensuale e gioioso, soprattutto quando è magnificamente affiancato da Bruno Angelini e Arnaud Cuisinier, due poeti musicali. Questo trio, in perfetta armonia, ci offre un raffinato viaggio musicale e lirico! In qualità di ospite, il trombettista Luca Aquino non può che dare un tocco magico e poetico a questo progetto. A chiudere la serata, Franco D’Andrea meets Dj Rocca, un incontro tra due protagonisti assoluti della scena musicale italiana, due esploratori sonori alla ricerca di tutte le possibili connessioni tra jazz ed elettronica. Attratti da un’inaspettata sinergia, Franco D’Andrea e dj Rocca danno vita a un nuovo progetto, pubblicato dalla Parco della Musica Records, che unisce passioni lontane, generazioni diverse e riferimenti culturali spesso distanti, grazie ad un’unica e condivisa curiosità verso gli infiniti linguaggi della musica.“Tutto nacque da un remix- racconta D’Andrea – su una mia breve introduzione di pianoforte. Mi parve geniale il lavoro che fece dj Rocca. Da allora ho pensato che mi sarebbe piaciuto averlo in qualche mio progetto, ma non avevo ancora immaginato la cosa più semplice: incontrarlo in un dialogo musicale a due”.
Domenica 11 settembre, alle 18, produzione originale, il duo composto da Dominique Pifarely e Federica Michisanti. Dominique Pifarely, violinista e compositore essenziale nell’attuale scena europea, è uno dei musicisti che hanno costruito il jazz europeo. Una carriera unica fatta di progetti personali e collaborazioni selezionate (Louis Sclavis, Tim Berne, François Couturier, Vincent Courtois, ecc.). Questo nuovo duo con la superba contrabbassista Federica Michisanti, vera rivelazione del jazz italiano nel 2021, è una proposta originale e attesissima! Un incontro di “archi e archi” in una terra di improvvisazione! Alle 21, per il Premio Siae, in collaborazione con il mensile Musica Jazz, assegnato ai primi due classificati nella categoria Top Jazz nuovi talenti, produzione originale, Anais Drago, Francesca Remigi e Bruno Chevillon. Bruno Chevillon, autentico maestro del contrabbasso e della libera improvvisazione. Francesca Remigi, vincitrice di Nuova Generazione Jazz 2021 e del Top Jazz 2022 (Musica Jazz), è una batterista versatile e compositrice sperimentale. Anais Drago, violinista poliedrica e improvvisatrice, è vincitrice di numerosi bandi e premi nazionali (Top Jazz 2022, Premio Isio Saba 2022, artista Nuovo Imaie 2021) e si muove tra le sonorità del jazz, del rock, della world music, dell’elettronica e dell’improvvisazione libera.Il trio proporrà un repertorio che spazia tra musica scritta e improvvisata, dalle sonorità sia acustiche che elettroniche. Oltre a brani composti da ciascun membro, questo progetto darà ampio spazio alla composizione estemporanea e alla rielaborazione di materiale originale. Le improvvisazioni metteranno in luce le diversissime esperienze dei tre musicisti, offrendo perciò uno spaccato particolarmente interessante e articolato del jazz dei nostri tempi.
A seguire, in prima nazionale, Daniel Humair Trio.Tutti i “Dizionari Jazz” non esitano: “senza dubbio uno dei migliori batteristi del mondo”! Indiscutibilmente, Daniel Humair ha segnato profondamente la storia del jazz, suonando per cinquant’anni con i più grandi personaggi di questa musica. Come leader, è stato anche sempre molto attento a rivitalizzare regolarmente la sua musica attraverso il contatto con giovani musicisti. Con questo nuovo progetto, circondato da due strumentisti virtuosi, ascolteremo una nuova superba proposta musicale, una delle più rilevanti dell’attuale scena europea. Offrendo jazz creativo e popolare, Daniel Humair è un musicista assolutamente emblematico del jazz.
Sabato 17 settembre, alle 18, in prima nazionale, Suzanne, gruppo nuovissimo in Francia, composto da giovani musicisti, Suzanne propone un jazz strano quasi vicino alla musica etnica, con una malinconia folk che unisce regale improvvisazione e scrittura. Alle 21, Residenza 2022, con Luca Perciballi Organic Gestures con Ospite Thomas De Pourquery, gruppo italiano vincitore del Bando Nazionale 2021 indetto da MIDJ. Il progetto realizzato per la residenza Italo-francese prevede gli abituali percorsi di Organic Gestures– labirintiche strutture modulari, poliritmi e aggiornamenti di tecniche seriali – interagire con le la voce e il sassofono di Thomas de Pourquery, musicista avventuroso e poliedrico che spazia dalla libera improvvisazione al cosmic jazz. L’incontro vuole provare a produrre delle strutture a metà tra la composizione e la forma canzone, un mosaico di piccoli spunti reiterati e ipnotici da ricombinare liberamente in un flusso improvvisativo e collettivo. Un songbook inedito e siderale per salutare questa nuova e fruttuosa collaborazione. A seguire, un trio formato da Carlo Rizzo, il tamburello più veloce del mondo, il grande Vincent Courtois al violoncello, uno strumento che nelle sue mani diventa malleabile e unico, capace di passare dalla musica classica al jazz con una tranquillità straordinaria ed infine la voce viaggiante di Lucilla Galeazzi, dalla musica popolare italiana, al pop al jazz! Il repertorio che proporranno è appunto un racconto delle loro storie musicali: da Bella Ciao (attualmente la canzone italiana più conosciuta al mondo!) agli stornelli a Saltarello tipici del centro Italia, da una poesia di Biagio Marin La Luze de oro messa in musica, a una Ninna Nanna scritta da Vincent Courtois, da una canzone calabrese La Muntagnella, fino a una serie di tarantelle, che non fanno mai male poiché nascono come balli teraupetici! Tutto ciò mescolato al jazz e all’improvvisazione tipica anche della musica popolare. A chiudere l’edizione 2022 di Una striscia di Terra Feconda, domenica 18 settembre, in mattinata alle 11, Massimo Nunzi invita a giocare/jouer la Jazz Campus Orchestra e altri bambini che verranno allo spettacolo. La Jazz Campus Orchestra Kids & Junior incontra la clarinettista francese Hélène Duret. Verranno eseguite musiche originali appositamente create da lei e da Massimo Nunzi con i testi dello scrittore Yann Apperry. Il concerto sarà in parte improvvisato ed in parte preparato sulla base del corposo repertorio della JCO che ha numerose composizioni che potranno essere usate per coinvolgere il pubblico. Alle 18, produzione originale, “Chanson pour une autre vie”. Come il nome della formazione suggerisce, si tratta di un repertorio di ‘canzoni’ nel senso più ampio del termine. Canzoni senza tempo e senza limiti che vengono consegnate ad un ipotetico futuro, in modo che il loro contenuto e la loro bellezza continua ad essere preservata, come una sorta di antidoto alla salvezza. Roberto Ottaviano, ora senatore della musica pugliese nel mondo, sceglie la voce intensa e profonda di Serena Fortebraccio e il talento in ascesa del pianoforte di Benjamin Moussay, per dare vita a questo progetto di vera poesia musicale.
Alle 21, altra produzione originale,” Passages Duets”, l’incontro tra Virgilio Sieni e Louis Sclavis nasce sul piano della tattilità attraverso l’invenzione di narrazioni. Sulla scena, pensata come un’agorà, si incontrano vissuti e gesti, respiri e presenze sonore: passaggi che sedimentano le cose trovate lungo il cammino per tornare sempre al respiro, al soffio e a quel tratto del gesto che sfugge dalla sua origine. I passaggi sono le note fisiche e sonore dei due viandanti che dopo tanti anni si rivedono. E infine, a chiudere, produzione originale, il quartetto della contrabbassista e compositrice Federica Michisanti ,frutto di un percorso iniziato con la vincita del Top Jazz come miglior nuovo talento italiano e del premio speciale SIAE per l’originalità della ricerca compositiva che l’hanno portata alla conduzione per due anni consecutivi di un ensemble formato dal suo Horn trio e da un ospite eccezionale, Louis Sclavis, straordinario e virtuoso musicista e notevole compositore, nell’ambito del Festival franco italiano Una Striscia di terra feconda. Ulteriore evoluzione, dunque, la nuova formazione che vede ancora Louis Sclavis al clarinetto basso, affiancato da altri due straordinari musicisti tra i più rilevanti della scena del jazz contemporaneo europeo: Vincent Courtois al violoncello e Michele Rabbia alla batteria. Il quartetto propone composizioni di Michisanti, che mantengono una sonorità che attinge dalla musica colta europea e dall’avanguardia jazzistica, lasciando molto spazio all’improvvisazione estemporanea ed arricchite dal contributo percussivo della batteria. Seguirà la registrazione di un disco di produzione italo – francese per la Parco della Musica Records.
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