Marco Ambrosini Ensemble Supersonus «Resonances»

4009

AUTORE

Marco Ambrosini Ensemble Supersonus

TITOLO DEL DISCO

«Resonanceso»

ETICHETTA

ECM


Soprattutto per chi avesse apprezzato «Inventio» (album in duo con la fisarmonica di Jean-Louis Matinier del 2014), ma anche a beneficio di tutti coloro che non amino troppo fare questioni di «generi», torna nel catalogo della casa bavarese (ove Ambrosini è anche presente in una scarsa manciata di dischi a nome d’altri) un album del virtuoso forlivese votatosi alla nyckelharpa (viola d’amore a chiavi), strumento che ha saputo letteralmente espiantare dalla tradizione del folklore svedese per calarlo in un contesto del tutto diverso, ispirato sostanzialmente a una «tradizione d’invenzione» che fonde soprattutto barocco e musica delle origini. E come già potuto ascoltare nell’opera del leader, l’Ensemble Supersonus, che è alla prima incisione, si cimenta in un pastiche musicale ove generi disparati, strumentazioni fuori dall’ordinario e prassi esecutive variegate confluiscono in un tutt’uno di grande suggestione, che trasfigura di continuo, ammaliando e a volte confondendo l’ascoltatore, preso in un caleidoscopio di rimandi, di certo tali da non suscitare indifferenza. Nel canovaccio si trovano così ripresi ed evocati Heinrich Franz von Biber, Girolamo Frescobaldi e Hildegard von Bingen, frammisti a materiali originali (dello stesso Ambrosini, ma anche di Wolf Janscha, autore di tre brani) e tradizioni del folk svedese, come pure musica di corte ottomana (sic). Nelle «ricostruzioni» dell’ensemble (che non sono di certo novità assoluta, riportando alla memoria almeno quelle raffinate e felicissime dei fratelli Paniagua, purtroppo finite per divenire parafernalia audiofili) si impone un elemento progettuale che riesce a garantire la tenuta degli aspetti di contenuto e forma, che, come già nel citato «Inventio», incalzano in una condotta progressiva, sempre innervata da una felice urgenza espressiva. Il suono del gruppo è fortemente caratterizzato (lo stesso titolo può lasciarlo intendere), oltre che dalla nyckelharpa, dalla presenza del canto degli armonici di Anna-Maria Hefele e dello scacciapensieri di Wolfe e, nella stessa direzione, anche da una ripresa fortemente addizionata di riverbero, come da tradizione dell’etichetta e del luogo di registrazione. La musica, non prestandosi a dissezioni di sorta, si compie in flusso intenso che va colto per intero e sa ampiamente ripagare la curiosità che vi si impiega.

Cerini

[da Musica Jazz, luglio 2019]


DISTRIBUTORE

Ducale

FORMAZIONE

Marco Ambrosini (nyckelharpa), Anna-Liisa Eller (kannel),
Anna-Maria Hefele (voc., arpa), Wolf Janscha (scacciapensieri),
Eva-Maria Rusche (clavicembalo, square piano).

DATA REGISTRAZIONE

Lugano, 2015.

Recensione
Voto globale
resonances-marco-ambrosini-ensemble-supersonusAUTORE Marco Ambrosini Ensemble Supersonus TITOLO DEL DISCO «Resonanceso» ETICHETTA ECM Soprattutto per chi avesse apprezzato «Inventio» (album in duo con la fisarmonica di Jean-Louis Matinier del 2014), ma anche a beneficio di tutti coloro che non amino troppo fare questioni di «generi», torna nel catalogo della casa bavarese (ove...