Wes Montgomery «The NDR Hamburg Studio Recordings»

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AUTORE

Wes Montgomery

TITOLO DEL DISCO

«The NDR Hamburg Studio Recordings»

ETICHETTA

Jazzline Classics


Wes Montgomery sta alla sei corde jazz come Jimi Hendrix a quella rock: il suo approccio allo strumento è una rivoluzione. Secondo il critico francese Claude Oberg, negli anni Sessanta «lo stile dell’artista diventa un riferimento musicale e tecnico per tutti i chitarristi della nascente generazione e così, senza alcun dubbio, resterà per ogni generazione futura » (pensiamo all’eloquio fluente e puro di Pat Metheny, tra il suono dello strumento acustico e di quello amplificato). Quindi ben venga, a 53 anni dalla sua prematura scomparsa, la pubblicazione di «The NDR Hamburg Studio Recordings», che esce sia in versione cd sia come doppio lp, il tutto corredato da un dvd Blu-Ray. Si tratta di registrazioni che risalgono alla primavera del 1965, anche se non del tutto inedite: nel cd allegato al numero 1 del 1992 di Musica Jazz e intitolato «Live In Europe» erano presenti otto dei dieci brani in scaletta di questa esibizione, registrata nello studio 10 della radio NDR di Amburgo (qui in più ci sono il bis di West Coast Blues, superclassico di Montgomery, e Opening 2). Invece i filmati del dvd con le prove del concerto giravano da tempo su YouTube. Ciò premesso, siamo di fronte a un disco notevolissimo, assai ben registrato e che fa la sua figura accanto ai capolavori del maestro di Indianapolis. Il quale, fotografato nel corso di un tour europeo che in precedenza aveva toccato anche Londra, guida un ottetto multinazionale e piuttosto insolito. Nella front line ci sono ben quattro sassofonisti: il chicagoano Griffin, sua vecchia conoscenza dai tempi di «Full House»; il tedesco Koller e i due britannici Scott e Ross, quest’ultimo responsabile dei pimpanti arrangiamenti. Mentre nella sezione ritmica, ciliegina sulla torta, si fa notare l’allora ventisettenne Solal: il pianista franco-algerino suona come un indemoniato, dimostrando di essersi già abbondantemente affrancato dai modelli americani, soprattutto in Four On Six e nel sopracitato Opening 2, pezzo che apre il secondo set della serata. Fin dalle prime note, poi, si capisce che il gruppo messo in piedi per l’occasione dà soddisfazione e stimola il chitarrista. Montgomery si diverte e ci fa divertire, improvvisando con straordinaria naturalezza e inesauribile fantasia sia sui tempi medi e veloci sia nelle ballad (Here’s That Rainy Day, che ha l’andamento dinoccolato di una bossa nova) e nei blues (Blue Monk, trampolino di lancio per un assolo di Griffin, più acidulo e graffiante del solito). Di lì a pochi mesi, cioè dal 1966 all’anno della morte, nel 1968, il chitarrista avrebbe firmato una serie di album orchestrali e pop (anche se, riascoltati oggi, tutt’altro che spregevoli) per la Verve e la A & M, da «California Dreaming» fino ad «A Day In The Life». Per questo motivo il valore documentale e soprattutto artistico di «The NDR Hamburg Studio Recordings» è ancora più importante.
Franchi

Pubblicata sul numero di maggio 2021 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Wes Montgomery (chit.), con: Hans Koller (alto), Johnny Griffin, Ronnie Scott (ten), Ronnie Ross (bar.), Martial Solal (p.), Michel Gaudry (cb.), Ronnie Stephenson (batt).

DATA REGISTRAZIONE

Amburgo, 28 e 30-4-1965.