Quarteto Tudo Bem «Tudo Bem»

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AUTORE

Quarteto Tudo Bem

TITOLO DEL DISCO

«Tudo Bem»

ETICHETTA

Abeat


C’è chi tenta di rivisitare le lucenti musiche brasiliane, chi prova a eseguirle alla lettera, chi le ammanta di improvvisazione allo stato puro, e chi le suona con il cuore, con la tecnica e con una personalità impagabile. Questo quartetto appartiene a quest’ultima schiatta, che annovera pochi musicisti. Un flauto che sembra uscito dagli anni Cinquanta-Sessanta, quello di Aldo Di Caterino, senza alcuna forzatura: è tutto naturale. La chitarra di Guido Di Leone che disegna armonia e ritmo con sfacciata sensibilità per la melodia; il basso elettrico, di Pierluigi Balducci, sempre pulsante, gentile e non invadente, ma sempre presente e pronto a svoltare l’angolo all’abbisogna. Fabio Accardi ha il senso del ritmo latino, della bossanova, radicato nel dna, ma sa bene cosa sia il jazz e lo swing. Questo è il cocktail gustosissimo degli undici brani in scaletta per questo disco. Un altalena di composizioni griffate: da Tema Jazz di Jobim a Na baixa do sapateiro di Barroso, passando per le forbite note di Marco Valle di Bodas de sangue, perfettamente incarnate dalla chitarra di Di Leone che apre alla melodia disegnata da Di Caterino; c’è Modinha di Jobim e de Moraes, la cui poesia è prima lucidata da Di Caterino, poi da Di Leone, mentre Accardi confeziona delle fontane ritmiche e spolvera i piatti a dovere. Tra questi immarcescibili brani della tradizione brasiliana, spuntano delle composizione autografate ora da Accardi dove, manco a dirlo, pulsa il ritmo della musica de rua brasiliana, tra il basso di Balducci che pulsa groove e la bella melodia che viene fuori con tutto il suo senso orchestrale (A natureza, nossa princesa). Il magistrale tocco di Guido Di Leone apre la saudade di Samaden. Il chitarrista barese non si risparmia e intona il ritmo, la melodia e le rigogliose armonizzazioni in combine con i tre sodali. Anche Balducci appone il suo sigillo in Tobaco y café, mettendo in campo suoni mutuati dal Sudamerica, sferzate dal ritmo incessante costruito da Accardi, e tinture europee, mentre Di Caterino va di fioretto. Le meravigliose note di Bye Bye Brasil di Chico Buarque chiudono un album da tenere a mente per tanti motivi: come si fa gruppo, come si suona con l’anima e come mettere la tecnica a servizio della bella musica.
Alceste Ayroldi


DISTRIBUTORE

Ird

FORMAZIONE

Aldo Di Caterino (fl.), Guido Di Leone (chit.), Pierluigi Balducci (b. el.), Fabio Accardi (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

Bari, 2020

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