Lox Coxhill & Fred Frith «French Gigs»

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AUTORE

Lox Coxhill & Fred Gigs

TITOLO DEL DISCO

«French Gigs»

ETICHETTA

Klanggalerie


Seconda ristampa per questo album pubblicato originariamente nel 1983 dalla Ayaa e successivamente su compact disc con un brano in più. Qui viene aggiunto un altro inedito e il tutto è stato rimasterizzato in modo impeccabile. Torna così disponibile l’unica documentazione su disco delle gesta di questo duo di eccentrici e beffardi musicisti, che si sono frequentati sin dal 1971, come ricorda in una nota Frith, da quando cioè gli Henry Cow incrociarono Kevin Ayers e il suo Whole World, che aveva tra le sue fila l’uomo di Portsmouth. Sul finire dei Settanta i due si ritrovarono per una serie di concerti in terra di Francia da cui estrassero le quattro porzioni sufficienti per comporre l’ellepì. A queste venne aggiunta nella prima ristampa una quinta improvvisazione registrata per corrispondenza: nel 1991 i due suonarono ciascuno per proprio conto, Coxhill a Londra e Frith a Monaco, e poi il tutto venne mixato a Neuchatel. Ora arriva anche una sesta addenda di data più recente, registrata ad Aubervilliers nel 1999, l’ultima volta in cui i due inglesi si ritrovarono a suonare assieme, anche se per la verità in trio con Phil Minton, che infatti si ascolta nella prima parte di questa breve improvvisazione mentre fischietta amabilmente. Ebbene, sia nel 1978 sia nel 1999, sia in presenza sia a distanza, i due si trovavano sempre a meraviglia nel suonare insieme, in un gioco infinito di sollecitazioni, richiami, assensi, collisioni e fughe. Coxhill privilegiava relazionarsi con chitarristi. Anche se lo si abbina a surreali escursioni solitarie, oppure a bande di paese, o ancora a ensemble a dimensione variabile di improvvisatori, tutta la sua carriera è segnata da una lunga serie di incontri proprio con chitarristi discretamente documentati su disco, da quelli storici con G.F. Fitzgerald all’ultimo con Enzo Rocco. Incontri tutti riusciti, caratterizzati da scelte eterogenee. Qui venne prediletto il registro più severo e rigoroso dell’esplorazione elettroacustica, intransigente e metodica nel vivisezionare le cellule sonore. Coxhill divaga ondivago inseguendo chissà cosa, Frith cava l’impossibile dalla sua chitarra, tritura suoni, li raddensa, li espande, li moltiplica, come ben riassume la maratona di Reims (1981). In Limoges 1 (tutti i titoli indicano le località da cui provengono le registrazioni, e da Limoges ne arrivano due registrate nel 1978) le prime battute paiono riportarci a quei temi amati da tutti e due, quei motivetti spesso condotti a tempo di danza popolare. È un accenno disincantato, poi prevale il rigore degli scrutatori del timbro più recondito, capaci di tenersi a braccetto fino alle soglie del silenzio come in Poitiers (1978). Affascinante il risultato finale di Munchen/London ovvero delle improvvisazioni parallele poi divenute un tutt’uno per oltre metà, lasciando una doppia coda con due assoli che si succedono, d’atmosfera lunare quello di Coxhill e naïf il conclusivo di Frith. Nella medesima nota, Frith ricorda che la musica di Coxhill ha reso questo mondo migliore e ciò è indubbio. Aggiungiamo che vi concorse anche «French Gigs».
Fucile

Pubblicata sul numero di febbraio 2021 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

klangallerie.com

FORMAZIONE

Lol Coxhill (sop.), Fred Frith (chit.).

DATA REGISTRAZIONE

Località varie, 1978-1999