KEITH & JULIE TIPPETT/ COUPLE IN SPIRIT «Sound on Stone»

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AUTORE

Keith & Julie Tippett/Couple in Spirit

TITOLO DEL DISCO

«Sound on Stone»

ETICHETTA

Discus


Niente si adatta meglio del titolo di una celebre pièce teatrale di Samuel Beckett per descrivere l’origine di questo lavoro: From an Abandoned Work, da noi nota come Da un’opera abbandonata. Il motivo è presto detto. Nel 2019 i coniugi Tippett e il patron della Discus, Martin Archer, presero in considerazione l’idea di realizzare un nuovo capitolo di Couple in Spirit, il progetto sorto nel 1988. Nuovo, non inedito; ovvero si scartò l’idea di recuperare registrazioni effettuate in concerto dalla coppia optando per il ritorno in studio oltre trent’anni dopo la precedente seduta. Detto e quasi fatto. Venne fissato lo studio di registrazione per la primavera del 2020 con tanto di campagna di prenotazione per sostenere la realizzazione del progetto, in pratica una raccolta fondi che ottenne un’immediata e sostanziosa risposta, come si evince dai nomi dei sottoscrittori riportati nelle note. Invece il progetto dapprima ritardò per via del Covid e del lockdown, poi fallì del tutto per la scomparsa di Tippett nel giugno 2020. A quel punto si preferì portare a termine la lavo[1]razione dell’album «The Monk Watches The Eagle» (si veda MJ, dicembre 2020), abbandonando l’altra opera, appunto. Qualcosa però covava sotto la cenere, e Julie Tippetts propose un’alternativa per condurre in porto l’impresa: recuperare registrazioni dal vivo inedite da solista di Tippett e impiegarle come base per registrare in studio nuova musica sovraincidendo voce e piccoli strumenti. Ci si mise anche il permanere dell’epidemia ad allungare i tempi di lavorazione, ma ora finalmente il disco ha visto la luce e si tratta tanto di un dono musicale quanto di un atto d’amore, che andava contestualizzato con questa doverosa seppur lunga premessa. Musica trascendente e non potrebbe essere altrimenti, considerato il legame artistico e sentimentale che legava i due da circa mezzo secolo. Musica che ha movenze cerimoniali, come si addice ai movimenti dello spirito e che alle atmosfere dei dischi storici aggiunge una certa oscurità, una dimensione fantasmatica che fornisce un senso pieno alla definizione di «Couple in Spirit» coniata ai tempi del loro primo disco nonché allo spirito proprio della musica registrata, nata per catturare le voci dei fantasmi. Ne sono nati otto brani che disegnano un vasto orizzonte emotivo, da un brano chiamato didascalicamente Improvisation che scava dentro il suono fino a farlo risplendere, cesellato in chiusura dalla voce di Tippett, a un classico della canzone, la Windmills of Your Mind nata dalla penna di Michel Legrand e dei coniugi Bergman, qui in una versione do[1]lente e appassionata. Nel mezzo del cammino riluce It’s Rain and Rain, il vero canto d’amore del disco innalzato da voci sovraincise su un vertiginoso fraseggio al piano, mentre A Song ci ridona il vertiginoso tintinnio dei tasti tutto tippettiano, accompagnato dalla voce che si duplica per dare vita a una micro-coralità. Altrove il passo si fa più sostenuto (Riding, venato di blues), oppure corrucciato e struggente come nel brano eponimo. Nell’intero disco Julie calibra ogni vocalizzo, ogni singolo sospiro, ed è sempre difficile credere che dall’altro lato dello studio non ci sia Tippett in carne e ossa chino sul pianoforte. Couple in Spirit.
Fucile

pubblicata sul numero di aprile 2023 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

discusmusic.bandcamp.com

FORMAZIONE

Keith Tippett (p., zither, carillon, perc.), Julie Tippetts (voc., zither, carillon, perc.).

DATA REGISTRAZIONE

Olanda, 1979, Bologna, 26-1-91, Cardiff, forse 1995-1996, Sheffield, giugno 2022.

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