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TITOLO DEL DISCO
«Active Observation»
ETICHETTA
Aut
Venitucci, soprattutto noto per essere uno dei componenti (e fondatori) del gruppo di improvvisazione elettro-acustica Ossatura, è musicista fortemente attivo sulla scena improv e contemporanea ed è solito esplorare ambiti performativi contigui nelle loro possibili interazioni, tra puro elemento sonoro, suggestioni visuali, parola. Nel presentare all’uscita questo «classico» trio per pianoforte – e l’album – ne ha sottolineato la peculiare importanza, per essere «il primo che nasce interamente da una mia intenzione e di cui ho seguito la realizzazione dal principio alla fine». Gli sono accanto Miranda (già ascoltato nel trio N-Est e più di recente nel quintetto di Emiliano D’Auria) e Baron (di cui è quasi impossibile indicare tutte le multiformi e plurime attività: ci limiteremo a citare il gruppo Acre, il trio Arbo, il trio MAT, il trio EDE, il trio di Francesco Negro e il già nominato gruppo di D’Auria, ben consapevoli di una elencazione puramente approssimativa). Il titolo del disco enuncia un me[1]todo e lo fa con piena consapevolezza, riferendosi al processo di sperimentazione che conduce verso l’obiettivo di un suono comune. Del resto i tre musicisti sono tutti formidabili attori in questo contesto performativo/ improvvisativo e all’enunciato quasi sperimentale del titolo ha fatto seguito un lungo periodo di riflessione (e, si suppone, di incontri, ricerche, prove) durato oltre un anno, ma poi il disco è stato registrato in un’unica ses[1]sione. Il risultato riferisce, nel raggiungimento dell’obiettivo, della grande cura preparatoria e dell’individuazione del miglior veicolo per valorizzare la libertà espressiva: la minimizzazione dei vincoli. Tuttavia la forma finale è del tutto compiuta, in un equilibrio mirabile e come frutto di un processo maturo, in cui la presa d’atto di tale compimento può ben venire dopo, stante la bontà delle premesse. La condivisione/ conversazione fra i tre è massima e la musica fluisce anche verso l’ascoltatore, come a disvelare ogni fase del suo farsi, in un processo di creazione estemporanea che il disco sa restituire in modo molto preciso (cosa mai scontata per un tipo di musica che di solito vive nel concerto). Si rivela un trio di grande valore, certamente per le doti performative dei musicisti, ma anche, se non soprattutto, per la visione che li ispira. Grande merito di ciò va ascritto a Venitucci, che si riappropria del pianoforte in modo assai pertinente, non dimenticando nulla del proprio variegato percorso artistico; Miranda e Baron si confermano non soltanto strumentisti mirabili, ma compagni di viaggio ideali, per squisita sensibilità.
Cerini
recensione pubblicata sul numero di febbraio 2024 della rivista Musica Jazz
DISTRIBUTORE
autrecords.com
FORMAZIONE
Luca Venitucci (p., melodica, sint.)., Dario Miranda (cb.), Ermanno Baron (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Roma, settembre 2023.