Cristina Zavalloni «For The Living»

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AUTORE

Cristina Zavalloni

TITOLO DEL DISCO

«For The Living»

ETICHETTA

Encore Music


Le idee a Cristina Zavalloni non sono mai mancate, tanto quanto la sua indubitabile eccellenza nel canto. E non v’è ombra di dubbio che la cantante e compositrice bolognese abbia una sensibilità fuori dal comune. Con tali premesse, «For The Living» è l’essenza delle riflessioni del drammatico periodo che stiamo vivendo. E per non farsi mancare nulla, la Zavalloni si apparenta con un mostro sacro della manipolazione musicale europeo: Jan Bang, con il quale ordisce un lavoro senza fine e senza tempo. Il ground zero è la bellezza del Novecento musicale, la sua totale attualità che qui risuona di ambientazioni e architetture fulgenti. L’incipit è affidato a Soupir di Maurice Ravel (Trois poèmes de Mallarmé), che si libra nell’aria soave e forte come l’acciaio; le corde vocali della Zavalloni lo iscrivono nella roccia e l’arrangiamento lo asciuga conferendogli una vigoria insospettata. Ed è questo il terreno in cui si muove il large ensemble costruito dalla Zavalloni e Bang: la musica fluttua, si muove tra le pieghe sonore dei sentimenti, che evoca e rafforza. E tanto risuona anche in Là-bas vers l’èglise, sempre tratta dall’opera di Ravel, che si innerva su una costruzione dal forte lirismo impregnato di granitica musicalità nordeuropea. La solida architrave che tiene i brani è una costruzione filologica, ma non storica, bensì ordita sulla voce passionale. E il passaggio a Random Weather di Erik Honoré (con jan Bang) rispetta il passo, grazie anche al soprano di Arcelli che scolpisce i suoni nell’aria fendendo le delicate trame elettroniche ordite da Bang. Ma le sorprese sono dietro l’angolo, così arriva Contagio, a firma della Zavalloni e di Bang, con il coro che imbastisce una trama suprema, gregoriana, facendo da contraltare alla musica che sembra scalpitare sotto i colpi degli archi e del clarinetto basso di Arcelli e un testo che ci deve far riflettere. Un attimo (di Bang e Zavalloni) è pura poesia, nel testo e nella musica che si inerpica sulle più alte vette. Light Spoken, tra pause e sospensioni, reca la firma di Bang, mentre Serenity racchiude la bellezza assoluta di Charles Ives e la successiva Radiance, dal sacco di Arcelli, è disegnata in sintonia con il pensiero musicale di Ives: uno squarcio di luce vibrante. La Zavalloni viaggia da sola in Visitazione con il pianoforte di Graziano che crea spazi per la palpabile voce della leader. Con Chanson de la mariée si chiude la trilogia di Ravel, prima di lasciare a Jan Bang la scena con il brano eponimo, che ci conduce nelle ombre siderali delle foreste scandinave. La coppia Zavalloni-Bang si trova a proprio agio e un disco così ricco di bella musica e di sentita originalità è sempre raro ascoltarlo di questi tempi.
Ayroldi

Pubblicata sul numero di marzo 2021 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

encoremusic.it

FORMAZIONE

Formaz. complessiva: Cristina Zavalloni (voc.), Cristiano Arcelli (sop., cl. b.), Mattia Petrilli (fl.), Simone Graziano (p., p. el.), Leonora Armellini (p.), Eivind Aarset (chit.), Federica Vignoni, Massimiliano Canneto (vl.), Luca Bacelli (cello), Francesco Ponticelli (cb.), Riccardo Savinelli (viola), Jan Bang (elettronica), Fulvia Gasparini, Camilla Serpieri, Miguel Angel Curti, Davide Uccellari (voc.).

DATA REGISTRAZIONE

Arezzo, dal 23 agosto all’1-9-2020, Kristiansand, dal 23 al 25-8-2020.