AUTORE
Doronzo/Moor/Rosaly
TITOLO DEL DISCO
«Futuro ancestrale»
ETICHETTA
Clean Feed
Doronzo è originario di Barletta ma risiede oramai da tempo ad Amsterdam, dove di fatto ha posto le basi per costruire una carriera che già oggi può contare su solide basi composte da fior di collaborazioni, tra cui quelle con Han Bennink e Joe Lovano. Da diversi anni coltiva un proprio progetto musicale, l’AVA Trio, assieme al contrabbassista turco Esat Ekincioglu e al percussionista svizzero Pino Basile. Una formazione giunta ora al quarto album, che agisce in quel vago e suggestivo campo musicale contemporaneo compreso tra memorie ancestrali e visioni del futuro, con impiego anche di strumenti tradizionali, etnici, come per esempio la cornamusa iraniana ney-anban, ben mescolando libera improvvisazione e antiche culture musicali. Coordinate fissate già nel titolo del primo album «Music From an Imaginary Land». Due anni fa Doronzo ha dato vita a questo secondo trio, che ha esordito alla Bimhuis di Amsterdam con un concerto che viene ora documentato fungendo da prima uscita discografica. Il titolo dell’al[1]bum funge da legame esplicito con l’altro trio di Doronzo e l’esplorazione sonora dei tre si inoltra altrettanto in profondità nel folklore immaginario di terre incognite, disegnando un paesaggio variegato composto da bordoni oscuri, melodie limpide, ritmi costellati da pause e rumori assortiti. Se l’iniziale Neptune è fatta di materia fuligginosa e ronzante, ricca di tensione e silenzi, quasi a far da soglia su un’altra dimensione, con la maestosa Hopscotch si è proiettati al centro del crocevia temporale disegnato dal trio, con ripetute combinazioni e rotazioni dei tre musicisti che si disallineano sistematicamente e si ritrovano con facilità. Linee melodiche appaiono e conflagrano con leggerezza, tutto fluisce, tutto viene disturbato, tutto lascia intendere che la scelta del titolo non sia casuale, essendo la traduzione inglese del romanzo di Julio Cortázar, Rayuela, da noi noto come Il gioco del mondo. Nel successivo Magma, Doronzo depone il baritono per la cornamusa iraniana inserendosi con fare spiritato nel fitto e nervoso dialogo avviato in apertura dai suoi partner. Qui il futuro remoto prende la sua forma più compiuta con i suoni che scorrono in tutte le direzioni temporali riducendosi progressivamente trama sottile e rarefatta. A chiudere il cerchio c’è Digging the Sand, rivisitazione di un brano presente nel secondo disco dell’AVA Trio dal medesimo titolo. Rispetto all’originale il brano risulta assai più dilatato. La lentezza del ritmo è estremizzata, Moor è ruvido nei suoi oscuri arpeggi, Rosaly è a tratti marziale nel sottolineare il procedere in parte più contorto di Doronzo qui tornato al baritono. Un seguito sarebbe auspicabile.
Gennaro Fucile
DISTRIBUTORE
Goodfellas
FORMAZIONE
Giuseppe Doronzo (bar., cornamusa iraniana), Andy Moor (chit.), Frank Rosaly (batt., perc.).
DATA REGISTRAZIONE
Amsterdam, 22 giugno 2022.