Daniel Garcia Trio «Vía de la plata»

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AUTORE

Daniel Garcia Trio

TITOLO DEL DISCO

«Via de la plata»

ETICHETTA

Act Music


Siamo a Salamanca, dove insisteva «la vía de la plata»: una rotta romana che tagliava, da Nord a Sud, la penisola iberica. Era il simbolo di quel crocevia di culture che la Spagna rappresenta: dalle influenze celtiche a quelle del Mediterraneo e all’Africa. Con scienza Garcia ha attribuito questo titolo al suo lavoro, che è la crasi perfetta di tali influenze, dei rivoli – a centinaia – che affluiscono nella cultura spagnola, anche musicale. E la musica del pianista di Salamanca (sei dei dieci brani recano la sua firma) è zeppa di riferimenti a quel linguaggio musicale soavemente ibrido. L’apporto degli ospiti è tanto di sostanza, quanto simbolico: la tromba di Maalouf non disegna solo arabeschi, conferisce un sapore mediterraneo alle indimenticabili note di Manuel de Falla scolpite in Canción del fuego fatuo e ridisegnate da Garcia con le immaginifiche armonie del pianoforte. Così anche riempie di romantica nostalgia l’incipit di The Skill Road per poi acquistare vigore nel temperamento del brano, particolarmente bello e intenso, ospite del trio. La sinergia di Garcia, Elizarde e Olivera è di quelle indelebili: si intersecano e completano a vicenda, dosando i volumi con maestria. Anat Cohen recita il suo Mediterraneo prima in La leyenda del tiempo, di Federico García Lorca e Ricardo Pachón Capitán, imbastendo con Garcia e le spazzole di Olivera un discorso tra jazz, Medioriente e Nord Europa. Poi, il clarinetto della musicista di Tel Aviv si incastona in Pai Lan, a far da contraltare al pianismo delicato e sicuro di Garcia, disegnando figure geometriche rocciose. D’altra pasta è l’incontro con Gerardo Núñez, chitarrista che padroneggia il flamenco. Calle Compañía rappresenta l’incontro tra jazz e flamenco, con Núñez capace di declinare entrambi gli idiomi con preciso acume e lanciare il guanto di sfida a Garcia, pronto a raccoglierlo per disseminare di note il tappeto armonico. E la ritmica, che ha natali cubani, tiene testa con ritmi sempre accentati al posto giusto, pronti a svoltare l’angolo in ogni momento, fino a quando il brano non sfuma. Núñez torna, anche in veste di autore, in  Calima, tanto per rimarcare quanto flamenco e jazz vadano d’amore e d’accordo. Nel mezzo di questa simbolica via, troviamo Paco de Lucia (Volar), che Garcia interpreta con ardore e bellezza espositiva. E anche altre due eccellenti composizioni di Garcia: Spring Of Life, dove emerge tutto il personale sentimento per il mainstream jazz del pianista e Mar de la tranquilidad con la linea melodica cantabile e avvolgente.
Ayroldi


DISTRIBUTORE

Egea

FORMAZIONE

Daniel Garcia (p.), Reinier Elizarde «El Negrón» (cb.), Michael Olivera (batt.); ospiti: Ibrahim Maalouf (tr.), Anat Cohen (cl.), Gerardo Núñez (chit.).

DATA REGISTRAZIONE

Loc. e data scon.