Cymin Samawatie / Ketan Bhatti «Trickster Orchestra»

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AUTORE

Cymin Samawatie / Ketan Bhatti

TITOLO DEL DISCO

«Trickster Orchestra»

ETICHETTA

ECM


Samawatie e Bhatti alzano il tiro del progetto musicale finora portato avanti con il gruppo Cyminology firmatario di tre album per ECM. I rinforzi arrivano dall’ensemble, che dà anche il nome all’album, fondato proprio dalla coppia nel 2013 all’interno di un programma di didattica musicale dei Berliner Philarmoniker. Ne guadagna la tavolozza sonora, in grado così di spaziare dai suoni antichi di strumenti come il koto o quella sorta di zither che è il kanun, ai classici della tradizione occidentale (ma anche indiana) come il violino, spingendosi fino ai nostri giorni grazie alle strumentazioni elettroniche e a i campionamenti adoperati dall’ensemble. Spina dorsale del progetto rimangono i testi, i versi provenienti da autori persiani del passato, come i mistici sufi Runi e Hafiz o più vicini a noi (il poeta turco Efe Duyan). Rimane soprattutto la voce da contralto di Samawatie, assai calibrata, in bilico tra swing e preghiera, piuttosto dolce e melodiosa ma quando occorre sufficientemente drammatica e capace di passare dal farsi al turco, dall’arabo all’ebraico. Su queste basi il duo residente a Berlino costruisce il proprio ponte tra Oriente e Occidente, cercando una dimensione personale laddove in decenni di contaminazioni le strade, i ponti e tutte le altre vie di scambio si sono moltiplicate, sovrapposte e anche ripetute. A sottolineare la continuità con Cyminology la scaletta ripropone Por se ssedaa, un brano presente nel primo disco del gruppo («As Ney»), che ben esprime il largo respiro acquisito dalla loro musica in virtù dell’organico più ampio. Il testo è del citato Hafiz e arriva dalla raccolta che ispirò Goethe per il suo Divano orientale-occidentale. Netta, nella parte centrale del brano, la differenza con l’originale per quartetto, con l’affastellarsi degli strumenti che cercano di farsi largo gli uni con gli altri alla ricerca di uno spazio solistico e finendo per rimettersi in riga assecondando il canto imperioso di Samawatie. Brano notevole, non l’unico della raccolta in un disco raffinato e nel complesso equilibrato, finanche nel ripartire piuttosto equamente brani strumentali e cantati, riuscendo a compiere egregiamente il percorso prefissosi. Tra le cose migliori c’è sicuramente il concitato Hast Hussle II, strumentale con Ketan in bella mostra, marimbe aggressive a far da contraltare e sezione d’archi dal piglio marziale. Notevoli anche altri due strumentali, Hafen Vor Tounsibuurg e Kords Kontinuum, che approdano nel cuore del dissonante sinfonismo novecentesco europeo. Notti d’Oriente raccontano invece le tre voci che si intrecciano in Gebete, canto dell’anima e mosaico di testi prelevati da Corano, Bibbia e liriche sufi. Il viaggio continua.
Fucile

Pubblicata sul numero di giugno 2021 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

Ducale

FORMAZIONE

Cymin Samawatie (voc., dir.), Ketan Bhatti (batt.), Trickster Orchestra.

DATA REGISTRAZIONE

Berlino, gennaio 2019.