Yakir Arbib «My Name Is Yakir»

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AUTORE

Yakir Arbib

TITOLO DEL DISCO

«My Name Is Yakir»

ETICHETTA

JMS


Arbib è nato a Gerusalemme e cresciuto a Tel Aviv. Poi ha frequentato per qualche anno Boston (alla Berklee), ha vissuto per tre anni a Roma (e ne ha approfittato per vincere un’edizione del premio Massimo Urbani) e da una buona manciata di mesi risiede a Parigi. A ciò aggiungiamo che ha circa trent’anni, distribuiti tra lo studio della musica classica e del jazz ed è un eccellente improvvisatore: uno di quelli che ha i cosiddetti lampi di genio, diretti a stravolgere uno standard senza dimenticarne la sua essenza. Così, e solo così, si potrà gustare il suo primo lavoro francese (ma, in verità, è il suo quarto album da leader e solista), ricamato su una serie di evergreens della storia del jazz, che qui suonano come musica nuova. A partire da Gershwin, con una versione di I Got Rhythm che profuma di ragtime, di jazz, di espressionismo classico. Le variazioni sono accortamente distribuite in maniera tale da far emergere il ben noto riff tra involate degne delle migliori sortite romantico-pianistiche. Dodici perle del jazz, che si allocano nel vissuto di Arbib per rilanciarsi su un mercato spesso asfittico e tirchio di rivisitazioni degne di nota. E i natali del pianista israeliano si ascoltano svettanti in Caravan trattato con vigore. Tra le dodici variazioni, Giant Steps merita una citazione a parte, perché le volontà di John Coltrane sembrano essere trascinate in avanti da Arbib, che lascia evolvere il piano tra accesi vamps, cambi di direzione, coloriture classiche e poderose altalene del volume. E trova una nuova casa anche Confirmation con il suo sontuoso prologo, prima che il pianista dissezioni ogni nota e la rinvigorisca con abbellimenti di ogni genere e fattura. Idem dicasi per Cherokee, che per appena pochi secondi è suonata comme il faut prima di trovarsi travolta dal tourbillon che risuona nelle mani di Arbib.

Un lavoro esemplare, consigliato a chi crede che la tradizione appartenga solo al passato. Ma anche a chi pensa che andare avanti sia un peccato mortale.

Ayroldi

[da Musica Jazz di dicembre 2019]


DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Yakir Arbib (p.).

DATA REGISTRAZIONE

Meudon, 21 giugno, 5 e 17 luglio 2019.

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