Maurizio Giammarco Syncotribe «So to Speak»

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AUTORE

Maurizio Giammarco Syncotribe

TITOLO DEL DISCO

«So to Speak»

ETICHETTA

2plet Records

 


 

E ora qualcosa di completamente diverso, come direbbero i Monty Python… Qualche mese fa era uscito «Lingosphere», che segnava la reunion di Lingomania. Oggi Maurizio Giammarco, co-fondatore della band, fa nuovamente parlare di sé con «So to Speak». Anche se appena pubblicato, in realtà il nuovo disco è stato registrato a fine 2015, un paio d’anni prima rispetto a quello del quintetto fusion. Ed è del tutto differente. A cominciare dalla strumentazione, dato che al sassofonista si affiancano l’organo di Luca Mannutza e la batteria di Enrico Morello. Non pensate, però, agli storici esempi di Gene Ammons e Stanley Turrentine. E neanche – per rimanere in ambito contemporaneo – all’organ trio muscolare e in odore di revival di James Carter. Qui siamo di fronte a un’operazione concettuale ma non per questo algida. Si direbbe che il leader e i Syncotribe sentissero il bisogno di spiazzare le abitudini dell’ascoltatore e di rimodulare i caratteristici parametri del trio organistico. Le dieci composizioni del lavoro – a eccezione dell’originale ripresa di Decoy, omaggio al Miles Davis d’inizio anni Ottanta – sono tutte a firma di Giammarco, i cui fari sembrano essere artisti come Wayne Shorter e Joe Henderson. In più i brani esplorano in modo trasversale e audace la storia del jazz moderno (si ascolti, per esempio, la modale Royalties). Il risultato è davvero notevole. E ancora più apprezzabile se si pensa che i tre protagonisti fanno parte di generazioni diverse: il leader è del 1952; Mannutza – che ha un ruolo fondamentale nelle dinamiche del gruppo – veleggia verso i cinquant’anni; Morello, invece, è un trentenne. A riprova che quello del jazz è un linguaggio di incontro e di sintesi.

Franchi

[da Musica Jazz, agosto 2018]

 


 

DISTRIBUTORE

mauriziogiammarco.it

FORMAZIONE

Maurizio Giammarco (alto, ten.), Luca Mannutza (org.), Enrico Morello (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

Roma, dicembre 2015.

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