AUTORE
John Coltrane
TITOLO DEL DISCO
«Both Directions At Once: The Lost Album»
ETICHETTA
Impulse
L’avvenimento discografico più importante di questo inizio di millennio e, probabilmente, uno dei più importanti degli ultimi decenni, almeno per quello che attiene al jazz. Il 6 marzo 1963 (il giorno precedente la registrazione di «John Coltrane & Johnny Hartman») il sassofonista incise da Rudy Van Gelder un gioiello la cui esistenza era nota fin dal 2005 ma che per più di mezzo secolo era rimasto nei cassetti della famiglia di Naima. Nella versione in un solo cd, il disco contiene sette brani scelti da Ravi Coltrane, di cui due mai ascoltati prima (Untitled Original 11383, un blues in minore nel quale Jimmy Garrison impugna anche l’archetto, e Untitled Original 11386, una melodia scintillante il cui arrangiamento somiglia vagamente a quello di My Favorite Things) entrambi suonati al soprano.
Gli altri cinque pezzi sono riletture di composizioni già note: Nature Boy (che il quartetto avrebbe inciso nel 1965 in «The John Coltrane Quartet Plays» in una versione sperimentale e contorta) qui è un brano di poco più di tre minuti praticamente privo di assolo, Vilia tratto dalla Vedova allegra di Franz Léhar, la celeberrima Impressions qui in trio senza Tyner, l’incantevole Slow Blues con una improvvisazione di quasi 11 minuti interrotta da un breve ma molto efficace assolo di McCoy, One Up, One Down qui in studio e finora pubblicata in un bootleg inciso al Birdland. L’edizione in doppio cd aggiunge altri sette brani, con una versione alternativa di Vilia (l’unica traccia già edita di tutta la seduta), tre altre versioni di Impressions, due di Untitled Original 11386 e una di One Up, One Down.
Nessuno pensi di trovarsi di fronte a materiale di seconda scelta: la qualità musicale e sonora è di altissimo livello e ci sarà tempo e modo di approfondirla in separata sede, anche perché questa segnalazione si basa giocoforza sull’ascolto in anteprima delle tracce in streaming, che la casa discografica ci ha gentilmente concesso. Per quel che riguarda la fortissima componente emotiva dell’ascolto, invece, il caso ci ha voluto mettere davanti a Coltrane esattamente il giorno successivo allo scempio della musica di Pino Daniele (che, tra l’altro, era caso un fan della prima ora del sassofonista) trasmesso da Rai1 il 7 giugno. Stavamo giustappunto pensando ai tempi bui che a volte la musica di oggi si trova a dover attraversare. Per fortuna è arrivato Coltrane a ricordarci che non sempre è così e, in definitiva, a riconciliarci almeno in parte con il mondo.
Gaeta
DISTRIBUTORE
Universal
FORMAZIONE
John Coltrane (sop., ten.), McCoy Tyner (p.), Jimmy Garrison (cb.), Elvin Jones (batt.).
DATA REGISTRAZIONE