James Senese e Napoli Centrale «Aspettanno ’o tiempo»

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AUTORE

James Senese e Napoli Centrale

TITOLO DEL DISCO

«Aspettanno ‘o tiempo»

ETICHETTA

Ala Bianca

 


 

Se Napoli è un microcosmo artistico (che ingloba, al tempo stesso, tanti altri mondi), James Senese è a sua volta un microcosmo all’interno della scena partenopea. Animatore culturale, sassofonista e cantante sui generis, fondatore a metà degli anni Settanta di una band seminale nel panorama del jazz-rock italiano come i Napoli Centrale, il «nero a metà» per eccellenza della nostra musica torna in pista con rabbia e orgoglio. «Aspettanno ’o tiempo», suo primo live, ne celebra il mezzo secolo di carriera ma guarda avanti. Un doppio emozionante, ritratto virato seppia di uno degli artisti più veraci e intensi della Penisola. Il suo è un progetto bifronte: quindici brani dal vivo con l’ultima incarnazione dei Napoli Centrale e tre inediti registrati in studio, dove al quartetto si aggiunge la coppia di percussionisti composta dal brasiliano Robertinho Bastos e da Ciccio Merolla. L’operazione nasce dalla tournée che ha fatto seguito al precedente cd «’O sanghe», nel 2016 Targa Tenco come miglior album in dialetto. Il disco, ricco di rimandi al passato, ha lo sguardo rivolto al futuro, in un alternarsi continuo di dolore e nostalgia, sogno e speranza. Ed è una sintesi delle varie anime del leader e delle sue diverse fasi creative: quella di «’O sanghe», naturalmente; quella progressive incarnata dalle riprese delle hit d’antan del gruppo (da Campagna a Viecchie, mugliere, muorte e criaturi, fino alla toccante ’O nonno mio) con citazioni dei Weather Report (Aro’ vaje); e infine quella antropofagica (Dint’ ’o core è l’efficace traduzione in dialetto partenopea della celeberrima Manha de Carnaval di Luiz Bonfa, della serie «Napoli chiama Rio de Janeiro»). Su tutto svetta il suono ruvido e bruciante del sassofono tenore – e, a volte, di quello soprano – di James, con tanto di tributo al mito John Coltrane (Love Supreme è un brano ipnotico e danzante compreso in «Alhambra», un album datato 1988). Il gioiello del disco è però un pezzo in studio, Ll’america, scritto da Edoardo Bennato e cucito addosso al nostro. Una sorta di rumba-jazz che ha valore di manifesto estetico ed esistenziale, con il ritornello che recita: «I’ songo nato cca’ e cca’ voglio resta’, chi se ne fotte ’e ll’America… Ll’America sta dint’ chistu core e dint’ stu sassofono». Un’ultima osservazione: l’attuale formazione dei Napoli Centrale con De Rienzo, Vitolo e Marangolo era il gruppo-base del disco «Nero a metà» di Pino Daniele che, giovanissimo, transitò nella band jazz-rock di Senese sotto pseudonimo e in veste di bassista. Pensando all’amico che non c’è più, James gli rende omaggio cantando la sua Chi tene ’o mare. E neanche questo è un caso.

Franchi

[da Musica Jazz, ottobre 2018]

 


 

DISTRIBUTORE

Warner

FORMAZIONE

James Senese (ten., sop., voc.), Ernesto Vitolo (tast.), Gigi De Rienzo (b. el.), Agostino Marangolo (batt.), Robertinho Bastos (perc.), Ciccio Merolla (perc.)

DATA REGISTRAZIONE

Sorrento, 2 e 3-12-17.

Recensione
Voto globale
james-senese-aspettanno-o-tiempoAUTORE James Senese e Napoli Centrale TITOLO DEL DISCO «Aspettanno 'o tiempo» ETICHETTA Ala Bianca     Se Napoli è un microcosmo artistico (che ingloba, al tempo stesso, tanti altri mondi), James Senese è a sua volta un microcosmo all’interno della scena partenopea. Animatore culturale, sassofonista e cantante sui generis, fondatore a...