Intervista a Bugge Wesseltoft

Il pianista, compositore e discografico norvegese sarà in concerto con i Rymden (Dan Berglund e Magnus Öström) in concerto il 4 giugno a Pordenone per il festival Jazzinsieme.

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Bugge Wesseltoft Foto di Egli Hansen

Parliamo del tuo prossimo concerto in Italia, a Pordenone. Ti esibirai con i Rymden.
I Rymden hanno appena terminato il nostro terzo album e presenteremo un po’ di quella musica. Sono molto felice di poter lavorare con Dan e Magnus!

A proposito dei Rymden. Come è nata l’idea di questo trio?
Da qualche tempo sognavo di lavorare in una forma di pianotrio, cosa che non avevo mai fatto. Pensando alle direzioni musicali mi è venuto in mente di chiedere a Dan e Magnus di esplorare un’atmosfera di musica nordica/europea con ispirazioni dalla musica tradizionale scandinava, dalla musica classica europea e da direzioni come il Krautrock e la musica elettronica.

Rymden
Foto di Per Kristiansen

Magnus e Dan facevano parte degli E.S.T. I Rymden stanno ereditando l’eredità del trio di Esbjörn Svensson?
Dan e Magnus sono stati una parte molto importante degli EST e hanno influenzato quel sound, anche se Esbjørn ha scritto tutti i brani. Nei Rymden tutti e tre contribuiamo in egual misura come compositori. Ma naturalmente siamo molto orgogliosi di continuare la bella e forte eredità e il suono degli EST.;

Ci parleresti del progetto Rymden + Kork e della registrazione con la Norwegian Broadcasting Orchestra?
È stato un progetto davvero divertente! Kork (l’orchestra nazionale norvegese) ci ha contattato per questo concerto. Ci hanno permesso di scegliere grandi arrangiatori e credo che ci siamo tutti divertiti molto durante le prove e il concerto.

Qual è il tuo rapporto con il pubblico italiano?
Sono stato molte volte in Italia nel corso degli anni. Un pubblico meraviglioso e ricettivo! Non dimenticherò mai il mio primo concerto in Italia a Umbria Jazz nel 1999, in una bellissima piazza con il mio gruppo New Conception of Jazz.

A questo proposito, qual è il tuo approccio all’esibizione sul palco?
Cercherò di suonare al meglio e di essere aperto a qualsiasi cosa accada sul palco in qualsiasi momento.

Foto di Egli Hansen

Come descriveresti la tua evoluzione come artista?
La visione di me stesso come artista non è iniziata prima del lancio della mia etichetta Jazzland e del mio primo album «New Conception of Jazz» nel 1996. Prima di allora (e tuttora) mi considero principalmente un musicista e un creatore di musica.
Alceste Ayroldi

L’intervista integrale a Bugge Wesseltoft sarà pubblicata prossimamente sulla rivista Musica Jazz.