AUTORE
Greg Ward & 10 Tongues
TITOLO DEL DISCO
«Touch My Beloved’s Thought»
ETICHETTA
Greenleaf Music
Finché fu in vita, Charles Mingus ebbe sempre i riflettori puntati addosso; eppure, dopo la morte qualcosa lo ha relegato un po’ nel dimenticatoio: viene sì citato, ma è rarissimo che la sua opera venga affrontata in termini di rilettura. La causa sta forse nel fatto che le sue registrazioni, nonostante il passare del tempo, continuano a conservare margini molto ampi di attualità con i quali non è facile confrontarsi. Greg Ward e il suo tentetto vanno oltre: non puntano a reinterpretare Mingus ma a cercare, per così dire, ispirazione nel suo spirito.
«Touch My Beloved’s Thought» nasce da un lavoro su commissione svolto dal sassofonista di Peoria e dalla coreografa Onye Ozuzu per celebrare il mingusiano «The Black Saint And The Sinner Lady». Naturalmente è passato oltre mezzo secolo da quel capolavoro, e Ward ne era ben consapevole. L’emozionante riuscita del disco si deve alla sapienza con la quale idee, suoni e anche qualche citazione della suite di Mingus sono stati fatti confluire in una creazione che rispecchia i nostri giorni (a cominciare dalla batteria di Marcus Evans, che si concede libertà impensabili nel 1963).
Diremmo quindi che il lavoro di Ward su Mingus è analogo a quello che fece Mingus su Duke Ellington, compreso un fortissimo legame con le radici del jazz. I solisti, attivi sulla scena chicagoana, rendono ancora più palpitante il risultato del profondo lavoro fatto dalla penna di Ward.
Giuseppe Piacentino
DISTRIBUTORE
IRD
FORMAZIONE
Russ Johnson (tr.), Ben LaMar (corn.), Norman Palm, Christopher Davis (trombone), Greg Ward (alto), Tim Haldeman (ten.), Keefe Jackson (bar., ten.), Dennis Luxion(p.), Greg Ward (alto), Tim Haldeman (ten.), Keefe Jackson (p.), Jason Roebke (cb), Marcus Evans (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Chicago, data scon.