AUTORE
Walter Mosley
TITOLO DEL LIBRO
«Il diavolo in blu»
EDIZIONI
21lettere
E’ un noir. No, anzi: è un romanzo investigativo. No, è un giallo con tinte fosche e forti con una colonna sonora che più jazz non si può. Dunque, Il diavolo in blu è tutto questo messo insieme, sapientemente miscelato, coraggiosamente incastrato con una naturalezza espressiva rara e raffinata. Il protagonista è Easy Rawlins, nero e spiantato, che incappa negli artigli di un avvocato, bianco e ricco, che vuole trovare a tutti i costi Daphne Monet: bianca che ama musica e gente nera. Anzi, per dirla con l’autore: «Le piacciono il jazz, i piedini di porco e la carne nera, non so se mi spiego». Dimenticavo di dire che siamo nel 1948. Non voglio qui scoprire di più di una trama che si intrica senza far perdere il bandolo della matassa. Nel 1995 Carl Franklin diede ai posteri un bel film con un eccellente Denzel Washington come protagonista e Jennifer Beals nei panni di Daphne.
Walter Mosley è uno scrittore che non lesina fantasie. E lo fa da un bel po’ di tempo, vista la sua produzione e il suo palmarès: dalla narrativa ai gialli, alla saggistica alla letteratura erotica, a quella «afrofuturista»; nel 2020 ha ricevuto anche il National Book Award alla carriera. Lo scrittore californiano, prossimo ai settant’anni, è un vero maestro nel tenere sulla corda il lettore e nell’interessarlo con particolari mai ultronei. Il jazz è la colonna sonora, si diceva. Ma è anche la formula narrativa, il lessico spigliato e improvvisato. Il jazz è l’anima di questo bel libro che la coraggiosa e attenta casa editrice 21lettere ha traghettato in lingua italiana facendo un favore a tutti coloro i quali siano amanti della buona musica, delle storie d’antan e dei gialli che circolavano un po’ di tempo fa.
Alceste Ayroldi
PAGINE E PREZZO
Pagine 263; euro 18,00
LUOGO E DATA DI STAMPA
Trebaseleghe, 2021