Nasce l’Associazione Nazionale Scuole Jazz e musiche audiotattili

Il 18 marzo 2023 si è costituita l’Associazione Nazionale Scuole Jazz e musiche audiotattili che ha eletto il direttivo, nominando presidente Claudio Angeleri.

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Il 18 marzo 2023 si è costituita l’Associazione Nazionale Scuole Jazz e musiche audiotattili. Si tratta di un consorzio nazionale che, sulla spinta di numerose associazioni no profit, scuole di musica e reti pubbliche e del terzo settore, rappresenta più di 6.000 associati, tra studenti, docenti, dirigenti scolastici e operatori del settore della didattica musicale no profit del nostro paese. Il  primo direttivo, eletto unanimemente dall’assemblea, è composto da Claudio Angeleri, presidente e rappresentante del CDpM europe di Bergamo, Diego Borotti, vicepresidente, direttore didattico della Jazz School di Torino, Roberto Cuccia, segretario, della Fondazione Orchestra Jazz Siciliana Brass Group, Walter Donatiello del CEMM di Bussero – Milano, Franco Caroni dell’Associazione Jazzistica Senese, Beppe di Benedetto della Jazz’on Parma Orchestra di Parma, Matteo Bonti per conto della Scuola Bonamici di Pisa, Andrea Rubini dell’Ama di Pianengo Crema, Franca Lensi della Associazione culturale Professional Drum di Collegno Torino.
L’associazione nasce per inaugurare un  nuovo  percorso culturale basato sul dialogo per il “sistema” della didattica musicale in Italia con il concorso di soggetti, sia del terzo settore sia del settore pubblico, superando contrapposizioni e subalternità. Intende valorizzare e diffondere la ricerca e l’innovazione di cui l’associazionismo si è fatto portatore in Italia elaborando da più di mezzo secolo nuovi paradigmi pedagogici adeguati ai bisogni e alle cognitività sollecitate dalle musiche di oggi.

Tra i soci fondatori dell’ANSJ fanno parte associazioni, reti di scuole pubbliche, consorzi composti da enti del terzo settore, fondazioni e il mondo accademico italiano ed estero. Un percorso nato dal basso che chiede attenzione e riconoscimenti per le attività ed i servizi di questo movimento dalla politica italiana e dagli organi ministeriali preposti dagli orientamenti europei incentrati sulla didattica per competenze e la loro certificazione secondo il sistema EQF ed ECTS.
Si tratta di un processo in atto da oltre mezzo secolo che pone al centro dell’azione educativa la persona, i bisogni, le diversità dell’individuo, la complessità dei processi di apprendimento con finalità educative, professionalizzanti, terapeutiche e di inclusione.  Diverse esperienze innovative provengono proprio dalla didattica jazz e delle musiche audiotattili introducendo processi quali l’improvvisazione, il rapporto dialettico con il tempo interiore – swing e groove – la ricerca timbrica e del suono finalizzata alla costruzione di una propria identità sonora, il dialogo tra i musicisti – interplay.
Lo studio di questi parametri permette all’esecutore non solo di eseguire musica di altri, ma di autografare con originalità ogni tipo di materiale musicale.
Uno studio condotto nel novembre 2022 dall’Università di Bologna per conto dell’Associazione Italiana delle Scuole di Musica, a cui l’ANSJ intende aderire da subitoha definito con precisione i contorni di questa imponente realtà del nostro paese che conta 100.000 insegnanti e un milione di studenti di cui 25.000 con disabilità e 50.000 di origine straniera. Si tratta di un bacino di rilievo assoluto a cui attinge e fa riferimento anche il sistema educativo pubblico per dare un titolo di studio a un percorso avviato e spesso concluso già nelle scuole di musica.
La stessa filiera dello spettacolo, dei festival, dei concerti e dei lavoratori tecnici, artistici e progettuali della musica è debitrice all’associazionismo per l’importante funzione culturale e sociale nella creazione e rinnovamento del nuovo pubblico. Sotto il profilo occupazionale il terzo settore rappresenta un importante ambito lavorativo per i musicisti e i neodiplomati. Infine, anche il mondo della scuola si affida, in virtù del decreto sull’autonomia scolastica del 1999, alla consulenza e collaborazione degli esperti delle associazioni per creare, ampliare e qualificare l’offerta formativa in musica per tutti gli studenti.

L’Associazione Nazionale Scuole Jazz e musiche audiotattili non si limita alla definizione di intenti ma intende essere operativa promuovendo iniziative concrete. Porta infatti in dote diverse iniziative di prestigio quali il Jazz day Unesco realizzato nell’alveo della rete di oltre cinquanta scuole pubbliche nazionali Jazz Mood School, tra i soci fondatori ANSJ, a cui si aggiungono il Progetto Scuola CDpM per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, la rete regionale educational siciliana del Brass Group, i consorzi di associazioni della Campania, Marche, Veneto e Piemonte,  e altre iniziative nelle varie regioni  con il concorso di amministrazioni locali e regionali.
In collaborazione con le Università di Scienze della Formazione di Roma, Macerata e Palermo promuove nel 2023 alcuni master e convegni di formazione dei formatori.
Infine, intende aderire alle principali associazioni di rappresentanza degli operatori della didattica e dei lavoratori dello spettacolo e a tutte quelle realtà che saranno disponibili nell’immediato al dialogo, al confronto e una fattiva collaborazione. Per informazioni e adesioni  info@ansj.it.