Il festival avrà inizio lunedì 31 agosto sulla Spiaggia Is Solinas ore 19 con un solo del sassofonista Mats Gustafsson. Gustafsson rappresenta uno dei musicisti più importanti sulla scena musicale contemporanea, non solo quella legata al free jazz, ma anche quella delle ultime tendenze di ricerca elettronica e sintesi tra rock e improvvisazione. Alle 22 l’appuntamento sarà in piazza del Nuraghe col progetto Falling che vedrà nuovamente protagonista Gustafsson questa volta però insieme con Christoff Kurzmann manipolatore elettronico e vocalist tra i musicisti più originali della scena creativa del nord Europa ed elemento essenziale del gruppo Made to Break di Ken Vandermark.
La sera del primo settembre due set in piazza del Nuraghe di cui uno titolato Musho con Alexander Hawkins al piano e la voce di Sofia Jernberg che propone un progetto particolare che si muove silenziosamente e senza soluzione di continuità tra l’esplorazione astratta e l’immediatezza della canzone tradizionale etiope.
Il secondo set è invece una produzione originale che vede sul palco Hamid Drake, batterista nonché storica presenza del Festival, con Alfio Antico e Alberto Balia rispettivamente ai tamburi e alla chitarra; questo progetto è un’esclusiva per il palco di Sant’Anna Arresi per il quale è peraltro stato ideato e realizzato in tutta la sua originalità.
Per il 2 settembre sono previsti sul palco due concerti, set molto interessanti l’uno denominato Pinocchio Parade ideato dall’italiano Giancarlo Schiaffini; e l’altro denominato MTMT con Mats Gustafsson e Mette Rasmussen entrambi al sax, Ingebrigt Haker Flaten al basso e Will Guthrie alla batteria.
Il 3 settembre sarà la volta del Franco D’Andrea Trio “New Thing”.
Il secondo set sarà invece tutto per Arthur Joseph special guest Shabaka Hutchings.
Per il 4 settembre il programma prevede il Jacky Terrasson Trio “53” con Jacky Terrasson al piano, Sylvain Romano al basso e Lukmil Perez alla batteria. Con uno stile tecnicamente perfetto, Terrasson abbina la tradizione modernista europea (ascoltandolo possono a volte venire in mente Debussy e Ravel) e l’alta scuola dell’improvvisazione pianistica jazz, in linea con una tradizione che da Art Tatum arriva a Bill Evans. Ciò che sorprende nel suo modo di suonare sono l’improvvisa comparsa di citazioni e trame fantasiose, il senso naturale del ritmo e un dinamismo fuori dal comune.
A seguire Alexander Hawkins & Mette Rasmussen, due artisti di sicuro livello e ben conosciuti al palco del Festival.
Franco d’Andrea sarà protagonista con un solo nel primo set previsto per la serata del 5 settembre che vede come secondo spettacolo il progetto The Comet is Coming che vedrà come protagonista il sax di Shabaka Hutchings.
Farà da cornice di chiusura dell’edizione 2020 sarà Jacky Terrasson Solo e i Roots Magic con Alberto Popolla al clarinetto, Enrico De Fabrittis al sax, Gianfranco Tedeschi al basso e Fabrizio Spera alla batteria.
Tutti i concerti si terranno nello stretto rispetto delle norme anti-Covid19 e che l’Associazione Punta Giara sarà particolarmente attenta alla gestione del Festival in vista della tutela della salute di ciascun partecipante sia esso artista o gradito spettatore.
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