AUTORE
Alessia Obino
TITOLO DEL DISCO
«A Sound’s a Million Shapes»
ETICHETTA
Domanda Music
Quarta uscita per l’ardimentosa etichetta losangelina di Tommaso Cappellato e terzo album a suo nome per la cantante (anche compositrice e arrangiatrice) bolognese. Nel precedente «Deep Changes», Obino aveva proposto una buona mescola di jazz e blues rivisitando alcuni standard assieme ai Cordas, dove le corde erano quelle di un banjo, di un violino e di una chitarra. Tutt’altro mood, questa volta, ma con un tasso di contaminazione altrettanto elevato per un album immaginato come una sorta di ode «a tutti coloro che hanno dato una spinta in avanti sognando un mondo migliore». Capofila di questi visionari è Sun Ra, fonte ispiratrice dell’intero lavoro e chiamato in causa direttamente con un mini medley saturniano assai ben riuscito: Somebody Else’s Idea / The Soul Vibrations Of Man. Onirico ed esotico il primo, una passeggiata danzante, canticchiando nel sistema solare, siderale e più astratto il secondo, orbitante intorno a corpi celesti inesplorati, per una resa nel complesso convincente ed avvolgente per l’equilibrio tra rispetto e trasfigurazione dell’originale. L’intero album si muove sotto il segno di quel melting pot che accomuna le produzioni della Domanda Music, offrendone una declinazione assai personale, mescolando jazz, funky, soul e rock, che alimentano in diversa misura tutti e cinque i brani. Si prenda il notevole Needless To Say, scritto dall’oramai navigato Burk, peraltro ospite in quanto impegnato al sintetizzatore. Viaggio afro-psichedelico, per così dire, tra fiotti e spirali di suono su cui Obino volteggia, vocalizzando sicura, mentre distorsioni elettriche aprono a visioni acide finendo per abbandonare l’orbita terrestre. Prezioso sin dall’iniziale Thursday Surrender il sostegno corale delle cinque voci femminili all’opera. Nel brano e soprattutto nel successivo Journey Through, con Bittolo Bon in bella evidenza, vengono servite porzioni sostanziose di funky accompagnate da temi ariosi, in un amalgama equilibrato. Dov’è però il rock, ci si chiederà? Qua e là, ma soprattutto si affaccia prepotente nel riff schizoide del XXI secolo che prorompe in Outshined, chiamando in causa, campionati, anche altri sognato[1]ri di mondi migliori, Malcolm X, Amiri Baraka e Angela Davis. In conclusione, affiora anche l’eco di un altro progetto visionario dei Settanta: i Centipede. D’altra par[1]te, un suono contiene un milione di forme, recita il titolo, dunque è più che logico e coerente che un album contenga molteplici rimandi. È di questo avviso Obino con il suo disco, ed è un’idea di musica assolutamente condivisibile.
Fucile
pubblicata sul numero di giugno 2023 di Musica Jazz
DISTRIBUTORE
Mother Tongue
FORMAZIONE
Piero Bittolo Bon (alto, bar., cl.b., fl., sintetizzatore), Greg Burk (sintetizzatore), Giancarlo Bianchetti (chit.), Rosa Brunello (b.), Marco Frattini (batt., perc.), Alessia Obino (voc.), Luisa Torresan, Sara Simionato, Francesca Della Puppa, Giovanna Castellano, Alice Busato (cori).
DATA REGISTRAZIONE
Russi (RA), maggio 2017.