Jeremy Pelt «The Art Of Intimacy, Vol. 1»

- Advertisement -
AUTORE Jeremy Pelt

TITOLO DEL DISCO

«The Art Of Intimacy Vol. I» ETICHETTA HighNote
Cambia marcia, Jeremy Pelt. Preceduto e seguito da una coppia di lavori ambiziosi, complessi e con organico allargato («The Artist», del 2019, e «GRIOT: This Is Important!», uscito da poche settimane, tutti e due per la High-Note), «The Art Of Intimacy, Vol. 1» rappresenta una svolta intimista – come recita il titolo – per il virtuoso di tromba. Noto per l’eclettismo e la curiosità onnivora che lo portano a cimentarsi con stili diversi (dal jazz elettrico di osservanza davisiana al postbop in bilico tra Freddie Hubbard e Woody Shaw), stavolta il quarantaquattrenne musicista californiano vira verso il territorio delle ballads. E, ovviamente, lo affronta a passo felpato, con una formazione tascabile ma dal valore sicuro: il trio drumless composto dal veterano George Cables e da Peter Washington, losangelino come lui ma con una dozzina d’anni in più sulle spalle. Nel repertorio spiccano sei standard, ma non certo tra quelli più battuti e ovvii. A corredo ci sono poi un brano composto dal pianista (Ebony Moonbeams), uno del leader (l’iniziale Love Is Simple, che ci introduce al suadente mood dell’album) e un terzo brano scritto a quattro mani da Pelt e dal contrabbassista. Anche se non si tratta di un disco di ballate in senso classico, i pezzi sono tutti lenti e all’insegna di quello che potremmo definire slow jazz: musica morbida, senza dubbio assai piacevole anche se tutt’altro che scontata. Dalla propria, Pelt può vantare un suono caldo e avvolgente e un’intonazione impeccabile: doti che gli permettono di conferire corpo e plasticità alla musica, senza eccessi di virtuosismo ma rimanendo sempre «dentro» il brano. Accade, per esempio, nella dolceamara Little Girl Blue (Rodgers & Hart) e su I’ll Never Stop Loving You, storico successo di Doris Day – a firma di Nicholas Brodszky e di Sammy Cahn – in una versione sobria e priva della benché minima enfasi. Attendiamo fiduciosi il secondo volume. Franchi

DISTRIBUTORE

IRD FORMAZIONE
Jeremy Pelt (tr.), George Cables (p.), Peter Washington (cb.) DATA REGISTRAZIONE
Englewood Cliffs, 22-8-19.
- Advertisement -

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti subito alla nostra newsletter per ricevere le ultime notizie sul JAZZ internazionale

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali (ai sensi dell'art. 7 del GDPR 2016/679 e della normativa nazionale vigente).

Articoli correlati

«Penuka». Intervista a Ivan Mazuze

«Penuka» è il nuovo lavoro discografico del sassofonista e compositore nato e cresciuto in Mozambico, ma residente da tempo in Norvegia. Di seguito un breve estratto dell’intervista che sarà pubblicata prossimamente sulle pagine della rivista Musica Jazz.

Time Out: festival e concerti dal 26 agosto al 2 settembre

Time Out: festival e concerti dal 26 agosto al 2 settembre

«Menta selvatica». Intervista a Mila Trani

Album d’esordio per la cantante e compositrice milanese, ma residente in Spagna, che attraversa con particolare intensità le musiche del mondo e rivisita la tradizione jazzistica.