Claudio Cojaniz «Stride Vol. 3 – Live»

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AUTORE

Claudio Cojaniz

TITOLO DEL DISCO

«Stride Vol. 3 – Live»

ETICHETTA

Caligola


Al terzo (e, si presume, conclusivo) capitolo della sua ampia ricognizione sulle radici del moderno pianismo jazz, Cojaniz si concede qualche opportuna deviazione pur riconfermando in pieno alcuni punti fermi della sua poetica. Primo fra tutti, un linguaggio privo di fronzoli, permeato da un profondo senso del blues, costruito su certi elementi fondanti della lezione di Monk, arricchito dall’interesse per l’Africa e dallo studio delle tradizioni popolari. Un tratto, quest’ultimo, del resto connaturato a un friulano di origini in parte serbo-bosniache.

Ovviamente, tali caratteristiche emergono anche nei momenti apparentemente «estranei» alla sua cifra, come quando rimugina la linea melodica de Il nostro concerto di Umberto Bindi o prosciuga l’essenza della beatlesiana Michelle innervandola di dissonanze. L’amore per la musica popolare trapela dalle sottili sfumature melodiche di Gracias a la vida di Violeta Parra e prorompe dal martellante 7/8 del tradizionale macedone Jovano, Jovanke.

Il resto del percorso si articola secondo un filo logico rigoroso: il blues Nobody Knows You When You’re Down And Out di Jimmy Cox, reso celebre da Bessie Smith; il Gershwin di I Loves You Porgy e African Flower di Ellington, distillati con parsimonia; ‘Round Midnight e Just A Gigolo, che portano alle estreme conseguenze la matrice monkiana. Niente di nuovo ma tutto proposto con grande onestà intellettuale.

Boddi

[da Musica Jazz di settembre 2017]


DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Claudio Cojaniz (p.).

DATA REGISTRAZIONE

Passons, 18-7-15.