AUTORE
Zambrini/Bodilsen/Maretti Andersen
TITOLO DEL DISCO
«Quietly»
ETICHETTA
Mingus Records
Un gruppo che suona come una voce unica per raggiungere la coesione perfetta. E la cui missione è fare musica con tranquillità e concentrazione assolute, allontanando dal proprio orizzonte lo stress del virtuosismo narcisistico fine a se stesso. Niente numeri fatti per stupire ma solo amore per l’interplay, per le mezze tinte e per il respiro più intimo del suono. Alla terza prova in sala di registrazione dopo l’esordio dedicato alle partiture di Fiorenzo Carpi («Pinocchio e altri racconti», 2019, Abeat) e il secondo capitolo dal titolo programmatico («Incontro», del 2021, stessa etichetta), Zambrini, Bodilsen e Maretti Andersen confermano il loro stato di grazia. Nel jazz sottilmente romantico e delicato del piano trio italo-danese, nato a Firenze nel 2017, tutto fluisce senza forzature, nel modo più pacato e naturale possibile. E gli otto brani di «Quietly» – sei cover più un paio di temi composti dal pianista milanese, Gaia e Ola Martinho – sono in gran parte ballad dal retrogusto pensoso e malinconico, che spaziano dal Charlie Haden di First Song al Gordon Jenkins di Goodbye fino al Jobim di Olha Maria. Tra i momenti di maggiore intensità vanno citati la ripresa di Alfie di Burt Bacharach – con Zambrini che sfoggia tutta la finezza del suo tocco, mentre Andersen è protagonista di un bel gioco di spazzole e Bodilsen si distende in un assolo dal felice gusto melodico – e Meu Bem, Meu Mal, un gioiello anni Ottanta di Caetano Veloso che il gruppo ripropone in una rilassata chiave di bossa nova.
Franchi
DISTRIBUTORE
jazzmusic.lnk.to/quietly
FORMAZIONE
Antonio Zambrini (p.), Jesper Bodilsen (cb.), Martin Maretti Andersen (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Copenaghen, 10-5-22.