AUTORE
Vincent Archer
TITOLO DEL DISCO
«Short Stories»
ETICHETTA
Cellar Live
Il brano di apertura, Mirai, già fa capire l’atmosfera dell’album. Il piano di Gerald Clayton e il tocco delicato della batteria di Bill Stewart ruotano attorno agli accordi silenziosi e pulsanti del contrabbasso di Vicente Archer. Tre autentici fuoriclasse che si muovono all’unisono per regalarci un motivo armonico e ritmico che viene reiterato in qualcosa di vagamente onirico. Segue Round Comes Round, introdotta da un pianoforte spigoloso che rotolando su sé stesso evolve in un groove rilassato. Sono piccole storie che si intrecciano tra loro e si dipanano in un incastro di suoni costruiti in modo da coinvolgere anche l’ascoltatore più distratto. È l’album d’esordio di uno dei contrabbassisti più solidi e incisivi del jazz moderno, uno strumentista che ha sedimentato una gavetta lunghissima sui palchi e nei club di tutto il mondo, richiesto da tutti quelli che dalla musica pretendono di più, molto di più, di una semplice visualizzazione su YouTube o di un post su Instagram. Archer arriva oggi a incidere «Short Stories» dopo aver maturato esperienze al fianco di grossi calibri come Terence Blanchard, Kenny Garrett, Nicholas Payton, Wynton Marsalis, ma anche Mary J. Blige e altre star del r&b. Un’ulteriore testimonianza, se mai ce ne fosse bisogno, della sua serietà professionale ed artistica. E tocca finalmente il traguardo del suo primo disco dopo anni di grande musica suonata dappertutto. Ron Carter ha sempre affermato che è il bassista a determinare la direzione di qualsiasi band, una lezione che Vicente Archer ha assimilato e che mette in pratica ogni volta che sale su un palco o che mette piede in una sala di registrazione: e «Short Stories» è grande musica. Davvero.
Gaeta
pubblicata sul numero di luglio 2023 di Musica Jazz
DISTRIBUTORE
cellarlive.com
FORMAZIONE
Gerald Clayton (p.), Vicente Archer (cb.), Bill Stewart (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
New York, 2022.