VALENTINA FIN «A Chi Esita»

di Pietro Cozzi

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AUTORE Valentina Fin

TITOLO DEL DISCO

«A chi esita» ETICHETTA Giotto Music
È un delicato ma coraggioso inno al cambiamento, questo quinto disco della cantante e compositrice vicentina Valentina Fin. Un cambiamento non istintivo o superficiale, ma che al contrario scaturisce dall’ostinazione nel perseguire i propri sogni e dalla cura della propria interiorità e spiritualità. «A chi esita» è incardinato su queste premesse filosofiche e su una nutrita sequenza di riferimenti culturali (Bertolt Brecht, Oliver Sacks, Marina Abramović, Salvatore Quasimodo) che l’artista esplicita in otto brani in cui si esprime sia nella forma del cantato sia in sinuosi ed eterei vocalizzi. Alternando brevi intermezzi e brani più lunghe, il lavoro si presenta nella forma della suite, da apprezzare e interpretare al meglio come un’unica sequenza di movimenti che comprende anche parti esclusivamente strumentali. A sostenere Fin c’è un variegato quartetto che rifiuta categoricamente lo schema «cantante più accompagnatori», ma che invece si dimostra pienamente partecipe del progetto. L’interesse e la bellezza del disco sembrano nascere proprio dal continuo approfondimento, senza pigrizie, delle capacità solistiche e soprattutto della vasta gamma di possibili interazioni tra i vari musicisti. Delicatezze jazzistiche, sfumature liriche e appeal pop si intrecciano nella voce della cantante, che si con[1]centra su testi brevi lasciando ai colleghi il tempo e lo spazio di rispondere o di costruire altri percorsi. Si possono così apprezzare le divergenze tra il sax alto di Manuel Caliumi e la chitarra di Luca Zennaro, l’uno più rimestatore e l’altro più pacificatore, oppure complicatore/ semplificatore, se si preferisce. Valga come esempio il duetto sempre più muscolare che caratterizza Dreams Are Dangerous, uno dei momenti più memorabili del disco. Marcò Soldà tiene invece il barometro del ritmo sul «bello instabile», arrivando fino alle tiratissime atmosfere rock e funky della trascinante Indefinitely. Marco Centasso conferma infine tutta la sua versatilità: oltre a sostenere il ritmo, introduce il brano da lui firmato (il già citato Indefinitely) e suona con l’archetto dietro la voce (QQ) o in trio (contrabbasso, chitarra, voce) nella conclusiva Marina cade dal muro, omaggio all’artista concettuale serba Marina Abramović. La forza del quintetto si esprime al meglio nella programmatica A chi esita, aperta dal lungo riverbero di una una campana tibetana: la voce, tallonata per buona parte del brano dal controcanto del sax, dispiega la sua variegata bellezza, dalla malinconia all’afflato spirituale, dalla concretezza della melodia pop al trascinante incedere swing. Da non perdere! Cozzi pubblicata sul numero di maggio 2023 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

Egea FORMAZIONE
Valentina Fin (voc.), Manuel Caliumi (alto), Luca Zennaro (chit.), Marco Centasso (cb.), Marco Soldà (batt.). DATA REGISTRAZIONE
Grazie, settembre 2022.
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