URI CAINE «Agent Orange»

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AUTORE

Uri Caine

TITOLO DEL DISCO

«Agent Orange»

ETICHETTA

Winter & Winter


L’opera, il cui titolo si riferisce sia al defoliante largamente utilizzato dall’esercito degli Stati Uniti d’America durante la guerra del Vietnam, sulle foreste asiatiche, sia (al tempo della sua composizione e rappresentazione) agli esiti della presidenza Trump per le sorti mondiali, era nata, nel 2017, da una commissione della stessa Brussels Philharmonic e di altre istituzioni belghe. La musica posta su disco è stata registrata in occasione della prima rappresentazione al Flagey Arts Centre, il «palazzo della radio» della capitale belga. Caine ha immaginato il tema, nel momento della pubblicazione del disco (che come detto aveva anche quel sottotesto iniziale di tipo politico-sociale, ma tuttora attuale), come una sorta di commemorazione dei cinquanta anni trascorsi dal 1968 – dai suoi stimoli e rivolgimenti culturali – ma anche come riflessione sulla perdurante influenza violenta de[1]gli Stati Uniti e delle sue politiche sulle sorti mondiali. Del resto, che la pièce (dieci movimenti per orchestra e quattro improvvisatori) abbia una precisa dimensione di denuncia contro politiche razziali, suprematiste e neo-coloniali è reso esplicito anche da taluni dei titoli delle parti (oltre quello eponimo, The Separation of the Children, Fine People on Both Sides, Civil War Fugue, on the March). Ma non vi sono proclami (l’unica voce narrante, oltre a quelle dei bambini campionate da DJ Olive, rimane quella, icastica, di Liebman) e tutto rimane affidato alla musica, estremamente evocativa e spesso finemente descrittiva, come del resto è da attendersi da Caine, maestro indiscutibile di questo genere di contaminazioni. Un disco bello, godibile e assolutamente necessario, che può riportare alla mente, per similitudine, un capolavoro di qualche anno fa di Barry Guy, «The Blue Shroud».
Cerini

pubblicata sul numero di agosto 2023 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

winterandwinter.com

FORMAZIONE

Uri Caine (p.), Dave Liebman (sop.), John Hébert (cb.), DJ Olive (elettr.), Brussels Philharmonic, Alexander Hanson (dir.).

DATA REGISTRAZIONE

Bruxelles, 2018.