Tingvall Trio «Dance»

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AUTORE Tingvall Trio

TITOLO DEL DISCO

«Dance» ETICHETTA Skip Records
La bellezza della musica sta anche nel sapersi superare. Se, già in passato, il trio capitanato da Martin Tingvall ha saputo distillare piaceri ed emozioni nel trovare sempre una nuova linfa vitale, i tre anni di silenzio discografico hanno dato buonissimi frutti. «Dance» è un album da leccarsi i baffi, di quelli che ti tengono sulla corda seppur lasciandoti nell’oblio dell’ascolto di note superbamente incastonate in una tessitura armonico-ritmica di prima scelta. E qui si danza, sottobraccio alla storia della musica che ha alimentato l’arte coreutica, nelle danze di un passato remoto e prossimo e senza tempo: dalle orientali trame di Arabic Slow Dance al bolero dell’omonimo brano ricucito da trame jazz e tocchi latini. C’è la fragorosa Tokyo Dance dove il volume dosato magistralmente e il ritmo ipnotico fanno da padroni. Martin Tingvall fa tutto benissimo, reinterpreta i suoi stessi temi con ardore e passione. Padroneggia la tastiera come se fosse casa sua, imbriglia i ritmi ossessivi ispanici in trame jazz d’acuta intelligenza (Spanish Swing), mentre Spiegel dispensa invenzioni ritmiche. Dimostrano tutte le radici jazzistiche del reggae ridisegnandone i colori, con il basso di Calvo che tiene banco con la sua incalzante monodia (Ya Man). Ci ricordano quanto le vibranti e appassionate note della musica classica siano appannaggio del jazz scandinavo in Puls, sempre con la melodia in proscenio, così come nella chiosa finale lasciata alle note pesate e intense di In Memory, che fa coppia con la limpidezza espressiva di Det Lilla. Tredici brani da ascoltare fino all’erosione del cd. Ayroldi Pubblicata sul numero di marzo 2021 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

IRD FORMAZIONE
Martin Tingvall (p.), Omar Rodriguez Calvo (cb.), Jürgen Spiegel (batt., perc.). DATA REGISTRAZIONE
Loc. e data scon.
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