THREE LOW BIAS «Three Low Bias»

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AUTORE

Three Low Bias

TITOLO DEL DISCO

«Three Low Bias»

ETICHETTA

Dischi Soviet Studio


Se di recente abbiamo potuto ammirare Turra e Calella nel davisiano disco d’esordio di Bright Magus, «Jungle Corner», non dovrebbe sorprendere più di tanto questo fulminante trio che, insieme a Diego Galeri, li riporta in una più decisa dimensione avant e post-rock, pur massicciamente iniettata di improvvisazione. Turra ha sempre formato oggetto delle nostre attenzioni (e dei nostri suggerimenti d’ascolto), Calella è musicista (Kalweit and the Spokes, Adam Carpet) e produttore di rango, Galeri batterista di multiformi capacità espressive (Timoria, Miura, Adam Carpet). La musica del disco, rispetto alla quale è significativo indicare come fonte esplicita e non casuale di ispirazione la cosiddetta «Weightless Trilogy» del regista Terrence Malick (To the Wonder, Knight of Cups, Song to Song, ma, ancor prima, lo stesso Tree of Life), potrebbe esser fatta rientrare in un ambito costruttivo fatto di costruzioni a incastro, sovrapposizioni, cicli, iterazioni. Spariglia decisamente questo schema semplificatorio una visione più ampia, capace di portare il risultato ben oltre di esso, liberandolo dal rischio, non raro in casi simili, di risolversi in un aprire e chiudere scatole, di cui qui non c’è traccia. Ciò avviene per l’urgenza espressiva che anima i tre, per la loro capacità di cercare un orizzonte espressivo ulteriore, non risolto dalla semplice formula e sorretto da una drammaturgia di stampo schiettamente cinematografico, per il pieno controllo delle proprie possibilità strumentali, attra[1]verso l’uso di un linguaggio perfettamente assimilato. Ne risulta un disco felicissimo all’ascolto, forte di una compatta scaletta di dodici brani, registrati dal vivo, rispetto ai quali avremmo difficoltà ad operare delle scelte. Assai opinabilmente, allo stato, opteremmo per Being Christian Bale, Anima/ Animus, Can a Porcupine Live in Panama?, Unresolved Sexual Tension e Natalie Portman’s Priority, ma il contesto è omogeneo e di livello assai alto. Disco consigliatissimo a chi ama guardare oltre gli steccati.
Cerini

recensione pubblicata sul numero di gennaio 2024 della rivista Musica Jazz

DISTRIBUTORE

dischisovietstudio.it

FORMAZIONE

Alberto N. A. Turra (chit., elettr.), Giovanni Calella (b. el., elettr.), Diego Galeri (batt., elettr.).

DATA REGISTRAZIONE

Milano, date scon.