Sonny Rollins «Rollins In Holland: The 1967. Studio & Live Recordings»

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AUTORE

Sonny Rollins

TITOLO DEL DISCO

«Rollins in Holland: The 1967. Studio & Live Recordings»

ETICHETTA

Resonance


Stabilire qual è stato, nella lunga carriera del Saxophone Colossus, il periodo di più intensa prolificità creativa, è impresa assai ardua. Certo è che il quadriennio 1965-1968 fu sicuramente tra questi. Nel 1965, dopo un biennio di intensa attività che lo aveva visto
incidere con Coleman Hawkins, Paul Bley e Betty Carter, e affrontare numerose tournée (una
delle quali in Giappone) Rollins firmò un contratto discografico con la Impulse per la quale incise tre capolavori assoluti: «On Impulse», la colonna sonora del film Alfie diretto da Lewis Gilbert, e – con la collaborazione dei coltraniani Jimmy Garrison ed Elvin Jones – «East Broadway Rundown», uno dei suoi lavori più vicini alle istanze del free. Verso la fine del 1968 si ritirò, per la seconda volta, dalle scene e per i successivi sei anni si dedicò all’approfondimento della conoscenza dell’Oriente attraverso lunghi viaggi in India e in
Giappone. Nel 1967, comunque, si era fermato per un breve periodo nei Paesi Bassi e i musicisti olandesi ne avevano approfittato per mettersi alle sue calcagna e cercare di apprendere il più possibile da lui. Fu allora che Rollins conobbe e ingaggiò due
dei migliori giovani musicisti locali dell’epoca, il contrabbassista Ruud Jacobs e il batterista
Han Bennink, una coppia rodata che aveva già suonato al fianco di leoni come Johnny Griffin,
Ben Webster, Wes Montgomery e Clark Terry. In particolare Bennink aveva collaborato con Eric Dolphy in «Last Date» un album del 1964. La Resonance ci regala questa preziosa testimonianza discografica di quel periodo, un inedito che, in quanto a potenza
musicale e attualità delle sue soluzioni, fa il paio con «Palo Alto» (e probabilmente in qualche modo lo supera), l’inedito di Monk al quale la nostra rivista ha dedicato un esauriente servizio. Sonny Rollins è stato grande perché, uomo tormentato com’era, a un certo punto ha deciso di suonare solo per sé stesso e di vivere in solitudine, alle prese con il proprio spirito. Ed è così che la sua grandezza si è trasformata in leggenda continuando – nonostante le sue condizioni fisiche gli impediscano ormai di suonare – a mietere vittime tra gli appassionati dell’universo sonoro afro-americano.
Gaeta

Pubblicata su Musica Jaz, numero di gennaio 2021


DISTRIBUTORE

Ird

FORMAZIONE

Sonny Rollins (ten.), Ruud Jacobs (cb.), Han Bennink (batt.)

DATA REGISTRAZIONE

Hilversum e Arnhem, maggio 1967.