RUDY ROYSTON FLATBED BUGGY «Day»

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AUTORE Rudy Royston Flatbed Buggy

TITOLO DEL DISCO

«Day» ETICHETTA Greenleaf Music
Dopo l’ottimo «PaNOptic», per sola batteria, Royston torna con un nuovo disco del quintetto Flatbed Buggy e ancora con un programma che trova ispirazione e stimolo in quanto successo nel periodo della pandemia (infatti il titolo dell’album, e la scansione dei brani, si collegano ai giorni del lockdown). Per di più, l’opera è dedicata a due persone a lui care e, purtroppo, scomparse, il fratello e Ron Miles, al cui tutoraggio Royston ha sempre reso ossequio. Il gruppo rimane invariato, rispetto all’omonimo disco di esordio, rispettando la cifra di un camerismo di gran tornitura melodica, innervato da un naturale appeal conversativo tra i musicisti e da un radicamento folk, che riporta il discorso sul piano dell’Americana, così cara al leader (del resto è impossibile dimenticare come il suo beat elastico e potente sia parte essenziale del trio di Bill Frisell e di quello di JD Allen). Inutile dire di quanto tornino a risaltare le doti di compositore del batterista e il suo eclettismo. Si ricorderà che Royston, intervistato, esplicitò l’idea che avere molte band è esattamente quel che (artisticamente) più gli interessa, e da molto tempo. La fine tessitura della musica presente nel disco e, insieme, la sensazione di calore, coesione e simpateticità che ne promanano sembrano esattamente il modo migliore per ricordare Miles, e gli insegna[1]menti da lui ricevuti in termini di conduzione del gruppo. Per chi volesse «assaggiare» l’album (e scoprire un musicista ancora largamente e ingiustamente ignorato in Italia), suggeriamo l’ascolto di Five-Thirty Strut e di Missing You. Consigliato. Cerini pubblicata sul numero di luglio 2023 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

greenleafmusic.com FORMAZIONE
John Ellis (cl. basso), Gary Versace (fis.), Hank Roberts (cello), Joe Martin (cb.), Rudy Royston (batt.). DATA REGISTRAZIONE
Paramus, agosto 2022.
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