Ralph Peterson «Raise Up Off Me»

13383

AUTORE

Ralph Peterson

TITOLO DEL DISCO

«Raise Up Off Me»

ETICHETTA

Onyx Music


Ho sentito suonare dal vivo Ralph Peterson a Bari nel 2015. Ma soprattutto l’ho visto suonare. Un’esplosione di energia. Ho visto i tamburi dell’Africa cantare ed esprimere tutta la forza e la rabbia del popolo nero. Il leader del gruppo era il tenorista Wayne Escoffery, mentre al contrabbasso c’era Darryl Hall e al pianoforte Dave Kikoski. Veri e propri fuoriclasse, ma il protagonista di quel concerto fu Peterson, con il suo stile interattivo, dinamico, a tratti aggressivo. Peterson aggrediva la batteria (purtroppo ci ha lasciato poco più di due mesi fa, il primo marzo, dopo aver combattuto per sei anni con un tumore) con una spinta da vero gigante dello strumento. Con il suo modo di suonare faceva scomparire il contrasto tra il neo-bop e la post-avanguardia, come se la spaccatura tra le due correnti non fosse mai esistita. Il suo stile era così versatile e multiforme che era praticamente impossibile integrarlo in una categoria definita. Un concentrato di modernità e di ritmo portato alle sue estreme e piacevolissime conseguenze. La sua ossessione era aggiornare la vitalità di Art Blakey, e credo che con la Messenger Legacy avesse raggiunto l’obiettivo. Questi due dischi sono il suo testamento: due bombe in termini di riuscita sonora e musicale e la testimonianza dello spessore del musicista, che riusciva da un lato a rispettare la tradizione dei grandi maestri (da questo punto di vista tutto «Onward & Upward» alla cui realizzazione hanno contribuito alcuni dei musicisti più solidi di New York, è una lezione da manuale) e dall’altro a mostrare una capacità compositiva al passo con i tempi e, nello stesso tempo, prolifica. In particolare «Raise Up Off Me» è uscito il 21 maggio scorso (in occasione del mai celebrato cinquantanovesimo compleanno del batterista) ed è una delle miscele sonore più aggiornate che sia dato sentire al momento. L’unione dei musicisti afro-americani di New York con quelli del barrio (i fratelli Curtis e il percussionista Eguie Castrillo) riesce a esprimere una delle musiche più entusiasmanti in circolazione. Ascoltate Blue Hughes, oppure la ballad I Want To Be There For You e poi sappiatemi dire. «Chiunque abbia sperimentato il modo di suonare di Ralph Peterson è consapevole della sua profondità» scrive Orrin Evans nelle note di copertina. La scomparsa del batterista lascia, all’interno della comunità afro-americana, un vuoto che sarà difficile da riempire.
Gaeta

Pubblicata sul numero di giugno 2021 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

Bandcamp

FORMAZIONE

Ralph Peterson (tr., batt., perc.), Zaccai Curtis (p.), Luques Curtis (cb.), Eguie Castrillo (perc.), Jazzmeia Horn (voc.).

DATA REGISTRAZIONE

New York, 2021.