Oded Tzur «Isabela»

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AUTORE Oded Tzur

TITOLO DEL DISCO

«Isabela» ETICHETTA ECM
C’è qualcosa di nuovo, anzi di antico, nella musica di Oded Tzur. Alla sua quarta prova discografica, il giovane sassofonista mostra una straordinaria maturità e una capacità di unire in modo originale passato, presente e futuro della musica. E, dopo una coppia di album per ENJA – «Like A Great River», del 2015, e «Translator’s Note», uscito nel 2018 – con «Isabela» firma il secondo capitolo per ECM. Solo trentasei minuti divisi in cinque brani, tutti composti da lui. Il disco funge da seguito ideale del già notevole «Here Be Dragons», che si concludeva con l’inattesa e rarefatta versione di Can’t Help Falling in Love With You, un hit di Elvis Presley: a dimostrare la capacità del musicista di Tel Aviv – oggi newyorkese – di inglobare nel proprio universo poetico materiali eterogenei trattandoli come se fossero qualcosa di suo. Tzur ha studiato col maestro indiano Hariprasad Chaurasia e si sente, perché nella sua musica fonde improvvisazione jazz e raga. Questo nuovo cd comincia con i 112 intensissimi secondi di Invocation, una preghiera senza parole che rimanda a certe pagine di Charles Lloyd e che testimonia anche il profondo affiatamento del sassofonista con i suoi fedeli compagni d’avventura. Nella seguente Noam Tzur pare distendersi. E grazie al suo assolo impetuoso, ma al tempo stesso lirico, prende il volo. Poi arriva un cambio di tempo e di atmosfera, con il pianoforte astratto di Hershkovits (israeliano pure lui) che dialoga con la batteria dello statunitense Blake e il contrabbasso del greco Klampanis. Quindi viene ripreso il filo del discorso e anche il tema iniziale, dove rientra il tenore. La successiva The Lion Turtle si riallaccia alle ultime note del brano precedente, come se il lavoro fosse articolato in forma di suite. E così via… È un’India filtrata e intellettuale quella dell’artista di Tel Aviv. Ma anche vissuta e assimilata a livello filosofico e di pratica musicale. Suonare piano, pensare molto, ascoltare di più e fare lunghe pause: ecco il mantra di Tzur. «Isabela» è un disco mistico di una bellezza ammaliante. Tra i migliori dell’anno. Franchi Pubblicata sul numero di maggio 2022 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

Ducale FORMAZIONE
Oded Tzur (ten.), Nitai Hershkovits (p.), Petros Klampanis (cb.), Johnathan Blake (batt.) DATA REGISTRAZIONE
Lugano, settembre 2021.
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