AUTORE
Nicholas Payton
TITOLO DEL DISCO
«Smoke Sessions»
ETICHETTA
Smoke Sessions
Da qualche tempo il trombettista di New Orleans si presenta sul palco suonando contemporaneamente la tromba, il piano e il Fender Rhodes. È quello che accade anche in questo lavoro, registrato solo pochi mesi fa in uno degli studi meglio attrezzati di New York, il Sear Sound. Credo sia la sua un’esigenza espressiva legata più che altro all’urgenza di voler spiegare, in musica, tutta la storia della sua gente. Non provate a etichettare ciò che fa Payton con il termine jazz:, ve lo renderete subito nemico. Eppure qui c’è tutto quello che cerchiamo dal jazz: una cadenza ritmica particolare, una profonda conoscenza del suo lessico, una grande, grandissima, danzabilità. Payton è sicuramente uno dei musicisti più eleganti e raffinati che la generazione dei musicisti afro-americani abbia espresso nel periodo a cavallo tra la fine dello scorso millennio e l’inizio del nuovo. «Smoke Sessions» è una piccola grande lezione di musicalità, vissuta sull’ onda di una spontaneità scevra da eccessi e sovrastrutture. Tutto funziona alla perfezione e la ritmica (Ron Carter, che non ha bisogno di presentazioni, e il batterista Karriem Riggins, che è anche dj e produttore e che si muove in maniera tentacolare tra jazz e hip hop) è in assoluto il meglio in circolazione. Provate a trovare il pezzo più bello o quello più brutto e fatemelo sapere. Io non ci riesco.
Gaeta
Pubblicata sul numero di dicembre 2021 di Musica Jazz
DISTRIBUTORE
smokesessionsrecords.com
FORMAZIONE
Nicholas Payton (tr., p., p. el.), Ron Carter (cb.), Karriem Riggins (batt.); più George Coleman (ten.) in due brani.
DATA REGISTRAZIONE
New York, aprile 2021