AUTORE
Arild Andersen
TITOLO DEL DISCO
«Landloper»
ETICHETTA
ECM
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Chi è sensibile alle suggestioni della cabala e della numerologia già profetizza che questo 2025 sarà un anno speciale per Arild Andersen. In primo luogo perché l’elegante contrabbassista di Strømmen si prepara per festeggiare l’ottantesimo compleanno in scioltezza, forte di una lunga e onorata carriera alle spalle. E poi perché brinda pure al mezzo secolo dal suo esordio come leader su ECM, segnato da quel «Clouds in My Head» che rivelò al mondo il talento del formidabile compagno d’avventure di Jan Garbarek, Terje Rypdal, Ketil Bjørnstad e di tanti altri protagonisti della musica improvvisata norvegese e internazionale (da George Russell a Sam Rivers, da Roswell Rudd a Bill Frisell, da Sheila Jordan ad Albert Mangelsdorff).
Oggi, dopo una quarantina di album tra quelli a suo nome e quelli da sideman, arriva il primo progetto realizzato interamente in solo per l’etichetta di Manfred Eicher. «Landloper» è un disco all’antica. A cominciare dalla durata: appena 34 minuti – proprio come i vecchi lp – per questa esibizione tenuta al Victoria National Jazz Scene di Oslo, rinomato club della capitale norvegese. Il recital è una magistrale e suggestiva performance per contrabbasso e loops creati in tempo reale. Un viaggio articolato in sei brani dove, accanto ai temi originali del titolare (tra cui la lirica e sognante Dreamhorse), trovano posto brani tradizionali norvegesi e omaggi ai maestri del free: una delle due medley in scaletta comincia con Ghost di Albert Ayler; l’altra, messa in chiusura, alterna l’Ornette Coleman di Lonely Woman al Charlie Haden di Song for Che. E il risultato è un prezioso distillato dell’arte e della poetica di Andersen, il cui timbro nitido e avvolgente è ormai un marchio di fabbrica, oltre che un baluardo del jazz europeo.
Ivo Franchi
DISTRIBUTORE
Ducale
FORMAZIONE
Arild Andersen (cb., elettr.).
DATA REGISTRAZIONE
Oslo, 18-6-20.