AUTORE
Kaluza Quartet
TITOLO DEL DISCO
«Jack»
ETICHETTA
Aut
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Un jazz nervoso, mobile, trafficato, libero ma sufficientemente strutturato, fa bella mostra di sé in questo che è l’album d’esordio della sassofonista tedesca Anna Kaluza (allieva fra gli altri di Frank Gratkowski), alla testa di un notevole quartetto pianoless (ammesso che il termine e la precisazione abbiano ancora un senso) con un trombone come seconda voce. L’impasto tra i due fiati è in effetti uno degli elementi vincenti del disco, che alterna situazioni più accese a segmenti, invece, in cui tutto sembra come decantare, per rilasciare energia e ricaricarne di nuova. Già il primo dei quattro brani, Unterseiten, nella sua durata (oltre ventisette minuti), squaderna l’intero campionario su cui il cd si muove, poi ripreso per così dire a pezzi nei brani restanti (ce n’è peraltro un altro, il terzo, Kaltnadelarbeit, che supera i tredici minuti), con quei saliscendi climatici (e di conseguenza emotivi) che fanno schiumare progressivamente la musica, senza che peraltro chi la produce mostri di lasciarsi prendere la mano oltre il dovuto. La lezione di riferimento è quella del free storico più lucido e intenzionale, con la capacità di farsi ascoltare senza mai cadere vittime di eccessive «trasudazioni» (della musica, non di chi la ascolta) che ne appesantiscano la fruizione. Un promettente futuro sembra dunque attendere la giovane sassofonista.
Alberto Bazzurro
DISTRIBUTORE
autrecords.com
FORMAZIONE
Christof Thewes (trne), Anna Kaluza (alto), Jan Roder (cb.), Kay Lübke (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Berlino, 8-9-23.