AUTORE
John Scofield
TITOLO DEL DISCO
«Uncle John’s Band»
ETICHETTA
ECM
Quanti di noi, da ragazzi, non hanno avuto uno zio che faceva qualche strambo mestiere e girava il mondo per poi riapparire con un arsenale pressoché infinito di vicende e racconti da paesi lontani? Ma c’erano gli zii anche nella musica, e spesso li sentivamo parenti più stretti di quelli veri: all’epoca imperversava lo zio Frank, indefesso fornitore di storie della buonanotte ben poco rassicuranti ma decisive per tanti di noi nel plasmare un’immaginazione senza barriere. Adesso che Zappa, come lui stesso cantava, has left the building, c’è un nuovo zio in città e questo è l’ampio resoconto di alcune delle sue più recenti avventure, un doppio cd ideale per grandi e piccini, che potranno ritrovarvi (i nonni) reminiscenze di altri tempi come la Budo di «Birth of the Cool», Somewhere da West Side Story, un glorioso standard come Stairway to the Stars, Ray’s Idea della big band di Gillespie; (i padri) qualche storiella della loro giovinezza – Old Man di Neil Young, Mr. Tambourine Man di Dylan, il brano dei Grateful Dead che dà il titolo all’album – e (i figli) una nutrita serie di pezzi recenti di Scofield, che resta l’inesauribile improvvisatore di sempre. Insomma, un gran disco per tutte le stagioni, buono da tenere a por[1]tata di mano per le lunghe sere d’inverno. Tutti suonano alla grande, soprattutto Bill Stewart, batterista impressionante di cui si parla davvero troppo poco.
Grazie, zio.
Conti
recensione pubblicata sul numero di ottobre 2023 della rivista Musica Jazz
DISTRIBUTORE
Ducale
FORMAZIONE
John Scofield (chit.)., Vicente Archer (cb.), Bill Stewart (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Rhinebeck, agosto 2022.