Joe Lovano «Garden of Expression»

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AUTORE

Joe Lovano

TITOLO DEL DISCO

«Garden of Expression»

ETICHETTA

Ecm


Evidentemente il Nostro ci ha preso gusto. Non che in passato Joe Lovano non avesse attraversato territori tersi e pensosi, ma è un fatto che tre mesi dopo il suo (ottimo) disco con Marcin Wasilewski, «Arctic Riff», è tornato in studio (in realtà l’Auditorio della RSI di Lugano, col ben noto Stefano Amerio responsabile del suono) per incidere questo suo nuovo, altrettanto ottimo, lavoro col Trio Tapestry (il cui album omonimo rappresenta del
resto un eloquente precedente in materia), dove l’assenza del contrabbasso è assolutamente
elusa, proprio concettualmente, grazie all’uso che Carmen Castaldi fa della batteria, pressoché totalmente coloristica, contrappuntistica, priva del ruolo ritmico che si è soliti assegnarle. Si blandisce così un’idea di astrazione, di souplesse, di totale eleganza che subito i primi due brani, Chapel Song e Night Creatures, elargiscono a piene mani. Lovano è sempre al tenore, come del resto nei successivi due brani, il secondo dei quali, Garden of Expression, fa segnare almeno a intermittenza un qualche irrobustimento climatico, che nel duo fra piano (una Marilyn Crispell come sempre magistrale) e batteria attraversa anche qualche lieve turbolenza. Tutto si ricompone in Treasures Moment, con Lovano al soprano,e in Sacred Chant, in cui torna il tenore. Un prologo per piano e batteria anche qui un po’ più
nervoso, mosso, diretto, cui si adegua di buon grado il tenore nel momento entra in scena,
caratterizza Dream of That, cui segue il conclusivo, ampio, Zen Like, sorta di ricapitolazione, se possiamo chiamarla così, con Lovano che apre ai gong e passa poi al tarogato, in un clima
più scuro, concentrato, a tratti persino un po’ estenuato, a suggello di un album assolutamente esemplare.
Bazzurro


DISTRIBUTORE

Ducale

FORMAZIONE

Joe Lovano (ten., sop., tarogato, gong), Marilyn Crispell (p.), Carmen Castaldi (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

Lugano, novembre 2019.