JOE FIEDLER «Solo: The Howland Sessions»

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AUTORE Joe Fiedler

TITOLO DEL DISCO

«Solo: The Howland Sessions» ETICHETTA Multiphonics
Potrebbe sembrare una bizzarria registrare un disco per rendere omaggio a un concerto. Ma proprio questo fa Joe Fiedler, ricordando che cinquant’anni fa, nel corso di un ricco festival del jazz organizzato a latere delle drammatiche Olimpiadi di Monaco, Albert Mangelsdorff aveva tenuto il primo concerto per solo trombone della storia. Fu un evento (poco dopo ripreso in studio con il disco «Trombirds»), anche perché il trombonista tedesco aveva creato per il suo strumento una tecnica che da monofonico lo trasformava in polifonico. Gli studi di Mangelsdorff divennero seminali per il jazz, e il più recente sviluppo si trova appunto in Joe Fiedler. In otto brani per cinquanta minuti abbondanti l’americano dispiega tutta la sua visionarietà con risultati che vanno spesso oltre il virtuosismo, oltre la padronanza assoluta di uno strumento che ha fatto la storia del jazz sin dalle origini. Trovano posto due brani squisitamente funky, The Jack Rabbit e, con sordina, Stinger. Ma vi sono soprattutto brani arcani, misteriosi, al confine con il gotico, come Fiedlowitz Manor, come l’appassionato Sisyphean e come l’affascinante The Long No, una performance «narrativa» che fa ripensare al primo Ellington, che include la respirazione circolare e nel quale appare addirittura una sequenza di call and response. Il pezzo conclusivo indica già nel titolo, ’72, il richiamo a quel lontano Mangelsdorff e sigilla un disco per alcuni versi stupefacente. Fiedler firma un tributo al ma[1]estro tedesco ma in termini del tutto personali. A cominciare da una fantasia brillante e spettacolare, tutta americana, della quale del resto non c’era da dubitare, essendo egli stato direttore musicale nello show dei Muppets. Piacentino Pubblicata sul numero di febbraio 2023 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

propria FORMAZIONE
Joe Fiedler (trne) DATA REGISTRAZIONE
Beacon, Howland Cultural Center, 26 e 27-4-22.
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