AUTORE
Joe Chambers
TITOLO DEL DISCO
«Dance Kobina»
ETICHETTA
Blue Note
«Sono da sempre interessato al ritmo e in particolare a quello che oggi chiameremmo sincretismo». Lo dichiarava Joe Chambers in una intervista rilasciata a chi scrive e che fu pubblicata sulla nostra rivista un paio d’anni fa. Era appena uscito «Samba de Maracatu» gradito ritorno alla Blue Note, in cui la sua attitudine ad arricchire l’idioma afro-americano con sonorità latine trovava un equilibrio davvero ben riuscito. Ed è proprio quello che lui definisce sincretismo, ovvero la capacità di far confluire nella sua musica stili differenti fortemente influenzati dal mondo percussivo afrocubano e brasiliano, che qui raggiunge vette di alto profilo espressivo. In lingala, una lingua bantu che si parla in Congo, «kobina» significa ballare, e qui la danza, intesa come «lasciarsi andare alla buone vibrazioni della musica», è il trait d’union che lega in un filo sottile, ma allo stesso tempo robusto, tutte le nove tracce di questo piccolo capolavoro. Da ascoltare come un viaggio che inizia quasi in sordina con This Is New e, attraversando un coloratissimo percorso in cui trovano spazio i suoni del guaguancó (un sottogenere della rumba), Caravanserai dei Santana, la poliritmia del Brasile, si conclude con Moon Dancer in un immaginario night club della Cuba degli anni Cinquanta. «Dance Kobina» è non solo la conferma del riuscito ritorno sulla scena di uno dei percussionisti più poetici e melodici del panorama musicale contemporaneo, ma anche del fiuto di Don Was, che con la moderna Blue Note sta facendo veramente un gran bel lavoro.
Gaeta
pubblicata sul numero di aprile 2023 di Musica Jazz
DISTRIBUTORE
Universal
FORMAZIONE
Caoilainn Power (alto), Marvin Carter (alto, ten.), Rick Germanson, Andrès Vial (p.), Michael Davidson (vib., perc.), Mark Lewandowski, Ira Coleman (cb.), Joe Chambers (vib., batt., perc.), Eli Miller Maboungou (batt.), Emilio Valdès (perc.).
DATA REGISTRAZIONE
Astoria, date non indicate.