AUTORE
Jeremy Pelt
TITOLO DEL DISCO
«Soundtrack»
ETICHETTA
Highnote
Continuamente in bilico tra ricerca e rispetto per la tradizione, Jeremy Pelt è uno di quei jazzisti che, almeno dal punto di vista della sua prolifica attività discografica, molto difficilmente sbagliano un colpo. Lo seguiamo fin dai suoi esordi e possiamo ormai affermare di trovarci di fronte a un trombettista versatile, in grado di muoversi agevolmente tra i repertori più disparati. Il titolo potrebbe trarre in inganno: qui non stiamo ascoltando nessuna colonna sonora ma semplicemente una raccolta di canzoni incise durante il difficile periodo della pandemia, con l’unico scopo di continuare a creare della musica. E che musica! Una tavolozza di colori mescolati con l’obiettivo di ricreare un’atmosfera (si respira un vago sapore Seventies in tutto l’album) difficile da etichettare. La sensualità della tromba di Pelt avvolta dall’ipnosi del vibrafono della taiwanese Chien Chien Lu (il cui esordio, «The Path», 2020, ha impressionato molti di noi) e dagli inserti del Rhodes di Victor Gould, che maneggia anche strumenti meno consueti come il Moog e il Mellotron, rende ragione di una musica avvolgente, godibile, suonata alla grande. Pelt ha da tempo maturato una particolare capacità compositiva: una dote che lo rende prezioso in un momento storico così difficile e nel quale la nostra musica ha bisogno di essere sostenuta da tutti. Il jazz nella sua dimensione più moderna.
Gaeta
Pubblicata sul numero di aprile 2022 di Musica Jazz
DISTRIBUTORE
FORMAZIONE
Jeremy Pelt (tr.), Anne Drummond (fl.), Victor Gould (p., tast.), Brittany Anjou (tast.), Chien Chien Lu (vib.), Vicente Archer (b. el., cb.), Allan Mednard (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
New York, 2021