IDRIS ACKAMOOR & THE PYRAMIDS «Afro Futuristic Dreams»

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AUTORE

Idris Ackamoor & The Pyramids

TITOLO DEL DISCO

«Afro Futuristic Dreams»

ETICHETTA

Strut


Il termine afro-futurismo venne coniato nel 1993 dallo scrittore statunitense Mark Dery all’interno di un saggio intitolato «Black To The Future. Interviews with Samuel R. Delaney, Greg Tate and Tricia Rose», nel quale si dipanava l’intreccio tra futuro, tecnologia e fantascienza. In quel saggio Dery dichiarava che a incarnare la quintessenza di questo fenomeno era la techno di Detroit. Da qui tutta una serie di parallelismi tra un certo modo di apparire e di concepire la musica che, partendo da Sun Ra, arriva sino ai nostri giorni a ipotizzare una vera e propria moda che speriamo non venga come al solito fagocitata da un tritacarne mediatico che fino ad ora non ha fatto altro che impoverire anche i fenomeni culturali più spontanei e interessanti. Non è il caso di Idris Ackamoor, polistrumentista che fondò i Pyramids all’inizio degli anni Settanta in Ohio all’interno di un college come parte di un ensemble che si riferiva a Cecil Taylor. Quello che ad alcuni quindi potrebbe apparire come il nuovo verbo da proferire all’interno di un percorso ammantato di spiritualità mista ad una visione cosmica e fantascientifica della quotidianità, appunto l’afro-futurismo, è per Ackamoor qualcosa di già abbondantemente masticato. La band finora ha inciso solo sei dischi (questo è il sesto) in cui «il suono del futuro» si delineava ampiamente fin dagli esordi. In questo «Afro Futuristic Dreams» il ritmo incalzante dell’Afrobeat (ascoltare Police Dem) è maggiormente presente che nel precedente «Shaman!» (2020) più spirituale e riflessivo.
Gaeta

recensione pubblicata sul numero di novembre 2023 della rivista Musica Jazz

DISTRIBUTORE

strut-records.co.uk

FORMAZIONE

Aaron Priskorn (tr.), Greg Stephens (trne), Idris Ackamoor (alto, ten., fl., tast. voc.), Margaux Simmons (fl., voc.), Ben Maddox (tast.), Bobby Cobb (chit. voc.), Sandra Poindexter (viol., voc.), Vincent Tolliver (viola), Laura Boytz (cello), Ruben Ramos Medina (b. el.), Heshima Mark Williams (cb.), George Hearst, John Notaro (batt.), Ernesto Marchales (batt., perc.), Bradie Speller, Rain Sticks (perc.), Daria Nile, Queen Califia (voc.).

DATA REGISTRAZIONE

Londra, San Francisco e Vermont, febbraio-aprile 2022.