AUTORE
Giovanni Tommaso
TITOLO DEL DISCO
«Walking in My Shadow»
ETICHETTA
Parco della Musica
Come eravamo e come siamo. Tra una fotografia virata seppia e un’immagine in 3D. È questo il senso dell’operazione di Giovanni Tommaso da Lucca, contrabbassista, compositore, didatta e talent scout. Ma soprattutto instancabile protagonista e animatore della scena italiana. Quelli che fanno parte della generazione di chi scrive, cresciuta a pane e jazz-rock, conobbero il musicista grazie al Perigeo. Oggi, perciò, è difficile non avere un rapporto di gratitudine e di affetto per Giovanni il quale, a 82 anni suonati, ha ancora idee, furore creativo e piglio da eterno ragazzo. Il titolo, «Walking in My Shadow», la dice lunga sulle sue intenzioni: la prima parola indica sia il percorso del leader sia il tipico accompagnamento jazzistico del basso in quattro, mentre l’«ombra» fa pensare tanto al guardarsi indietro quanto al «doppio», anche nell’accezione psicoanalitica. E così, rovistando nei cassetti della memoria, Tommaso recupera composizioni che attraversano una carriera lunga sessantacinque anni. E sceglie di rileggerle e di riadattarle insieme a tre amici, diversi per provenienza, formazione ed età: Marcotulli è del 1959, Girotto del 1965 e Paternesi è un quarantenne. Si comincia con la notturna e incalzante Bassifondi (da «Codice 5», album del 2010 firmato dal Giovanni Tommaso Apogeo) e si prosegue con l’assolo concitato di contrabbasso in Brahmosia, che trascolora poi in una pensosa ballad dagli umori andini, grazie ai flauti etnici di Girotto (dal Red del 1993 «Over the Ocean»). E così via per un disco-rimpatriata tra vecchi amici, i quali si godono il gusto di fare insieme musica che è sempre diversa ma sempre uguale, almeno nello spirito. Un lavoro dove il lirismo (Codice 4, Good bye Novecento), le evocazioni cinematografiche (La prima volta è tratta da «La dolce vita», un cd su etichetta CAM del Tommaso-Rava Quartet con Gatto e Bollani, uscito nel 2000), le improvvise accensioni (Sea Side) convivono e regalano emozioni. Merito di un gruppo di improvvisatori in gran forma, con un Girotto che «tangheggia» meno del solito, una Marcotulli che costruisce ogni assolo come un racconto e un Paternesi che si conferma un batterista di prim’ordine, sensibile e inventivo.
Franchi
pubblicata sul numero di settembre 2023 di Musica Jazz
DISTRIBUTORE
Egea Music
FORMAZIONE
Javier Girotto (sop., ten., fl., moxeño), Rita Marcotulli (p.), Giovanni Tommaso (cb.), Alessandro Paternesi (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Roma, dal 22 al 25-1-23.