Fatma Said «Kaleidoscope»

- Advertisement -
AUTORE Fatma Said

TITOLO DEL DISCO

«Kaleidoscope» ETICHETTA Warner Classics
Perché il caleidoscopio? Perché è uno strumento che ci restituisce l’immagine sotto forme diverse, che si modificano in modo costante agli occhi di chi guarda, anche se il vero soggetto non cambia mai. E proprio per questo Fatma Said ha voluto intitolare «Kaleidoscope» il suo album, in riferimento al repertorio decisa[1]mente eclettico di arie e canzoni che sono contenute in questi quasi settanta minuti di musica. Bella, brava e battagliera: così il Corriere della Sera ha definito la cantante del Cairo. Una carriera, quella della giovane artista dalla voce incantevole, partita nel Paese di origine tra mille pregiudizi, poi approdata a Berlino e infine alla Scala di Milano dove nel 2016 ha debuttato, primo soprano egiziano, nel ruolo di Palmina nello Zauberflöte mozartiano. Nel nuovo disco Fatma mette sensibilità e passionalità al servizio di bolero (Il est dans les nuits espagnoles dall’operetta La Fiancée en loterie di André Messager e Paul Lacôme D’Estalenx), valzer (Je t’aime quand même da Les Trois Valses di Oscar Straus) e tarantelle (La tarántula é un bicho mú malo di Gerónimo Giménez da La Tempránica), sostenuta dall’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo diretta da Sascha Goetzel. Ma si mostra perfettamente a proprio agio pure con un repertorio più jazzato. E in Cheek To Cheek di Irving Berlin swinga che è un piacere accanto a un piano trio, con l’eccellente trombettista francese Lucienne Renaudin Vary come ospite speciale. Peraltro, nella fiammeggiante tavolozza espressiva di Said (che padroneggia inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano, oltre alla lingua madre) trovano posto anche il Kurt Weill di Youkali (eseguita con il Quinteto Ángel), il Carlos Gardel di Por una cabeza e naturalmente il Piazzolla di Yo soy María, tutti brani riletti con adesione encomiabile e senza alcuna enfasi. Fatma conclude in bellezza un disco intelligente e accattivante scivolando leggiadra tra I Wanna Dance With Somebody di Whitney Houston, La Javanaise di Serge Gainsbourg e Senza fine di Gino Paoli, dove cita con eleganza e rispetto Ornella Vanoni. Franchi pubblicata sul numero di novembre 2022 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

Warner FORMAZIONE
Fatma Said (voc.), e form. varie. DATA REGISTRAZIONE
Principato di Monaco e Berlino, 2021.
- Advertisement -

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti subito alla nostra newsletter per ricevere le ultime notizie sul JAZZ internazionale

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali (ai sensi dell'art. 7 del GDPR 2016/679 e della normativa nazionale vigente).

Articoli correlati

Intervista a Judith Hill

La cantante e compositrice di Los Angeles, che è stata al fianco di Michael Jackson, si esibirà a Reggio Emilia (chiostri di San Pietro) il 28 luglio in occasione del Festival Mundus, la storica rassegna estiva di ATER Fondazione.

Isaiah Collier & The Chosen Few per Pisa Jazz Rebirth

Alla testa del quartetto The Chosen Few, Isaiah Collier ha messo in mostra i forti legami con una gloriosa stagione del jazz afroamericano, che lo spingono ad esplorare a fondo le possibilità offerte dal sistema modale e le risorse del proprio strumento, sul quale sfoggia un'invidiabile padronanza.

«Incanti e disincanti». Intervista ad Armanda Desidery

Nuovo disco per la pianista e compositrice partenopea. Un disco impegnativo che ha coinvolto diciannove musicisti. Di seguito un estratto dell’intervista che sarà prossimamente pubblicata sulla rivista Musica Jazz.