DAVE DOUGLAS «Secular Psalms»

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AUTORE

Dave Douglas

TITOLO DEL DISCO

«Secular Psalms»

ETICHETTA

Greenleaf


Questo singolare lavoro di Douglas nasce da lontano e ha avuto una genesi elaborata. Infatti, il trombettista ha tratto ispirazione dallo spettacolare Polittico dell’Agnello Mistico di Jan e Hubert van Eyck, custodito nella cattedrale di Saint Bavo (Sint Baaf in fiammingo) a Gent/Gand, città della quale sono nativi Deman, Leroux e Gyselinck. Non è la prima volta che Douglas attinge e assorbe stimoli da fonti extramusicali per le sue imprese. «Sanctuary» (Avant, 1997), uno dei suoi migliori lavori in assoluto, fu inciso per doppio quartetto sulla scorta della suggestione suscitata da una visita alla cattedrale di Santa Maria del Fiore. Nel polittico belga Douglas ha individuato un possibile legame nella contemporanea presenza di tre importanti personaggi alla corte di Filippo III di Borgogna: lo stesso van Eyck; la scrittrice e poetessa Christine de Pizan (Cristina da Pizzano), della quale sono ripresi alcuni testi in Ah Moon e If I’m In Church More Often Now; Guillaume Dufay, al quale Douglas si è molto liberamente ispirato per la costruzione di moderni salmi laici, idealmente connessi con la parte profana della produzione del compositore fiammingo. Così come il polittico è costituito da dodici pannelli, il contenuto di questo cd possiede molte sfaccettature. La gestazione di circa un anno e mezzo è dovuta al fatto che i musicisti hanno registrato le loro parti separatamente in piena pandemia. Ricollegandosi idealmente alla scrittura di Dufay, Douglas ha concepito il lavoro in senso polifonico, inteso come pluralità di voci e timbriche, sempre privilegiando l’azione del collettivo. All’epoca di Dufay, oltre alle polifonie vocali a cappella, le esecuzioni strumentali erano spesso affidate a tromba da tirar[1]si, organo portativo, arpa e viella. In questo senso si spiega la scelta di affiancare il liuto alla chitarra elettrica e l’organo a pompa al piano, a volte sottoposto a preparazioni. Molto efficace si rivela l’apporto della tuba e del serpente (introdotto in questo ambito da Michel Godard) utilizzati per creare bordoni e suggestivi impasti con violoncello ed elettronica. Brani come Arrival, We Believe e Instrumental Angels ne sono una valida testimonianza. Le parti strumentali prevalgono su quelle vocali, oggettivamente deboli e monocordi, e garantiscono spazi di libertà. Del resto, Gyselinck è membro del quintetto di Michel Portal e la polacca Warelis, da tempo residente ad Amsterdam e ben inserita nel circuito olandese, vanta collaborazioni con Carlos Zingaro e Frank Rosaly. Un lavoro che merita di essere (ri)ascoltato con attenzione.
Boddi

pubblicata sul numero di agosto 2023 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

greenleafmusic.com

FORMAZIONE

Dave Douglas (tr., voc.), Berlinde Deman (serpente, tuba, voc.), Marta Warelis (p., org.), Frederik Leroux (chit., liuto, elettr.), Tomeka Reid (cello), Lander Gyselinck (batt., elettr.).

DATA REGISTRAZIONE

Varie località, maggio 2020-agosto 2021.

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