AUTORE
Nels Cline
TITOLO DEL DISCO
«Consentrik Quartet»
ETICHETTA
Blue Note Records
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Le molteplici e mature attitudini di Cline, musicista marchiato a fuoco da un eclettismo fuori dal comune, formano una storia di così vasta ampiezza da precluderne la possibilità di un esame sintetico. La sua costante fuga dall’usuale lo porta stavolta, sempre in casa Blue Note, a formare un gruppo del tutto nuovo, per il suo quarto disco nel catalogo, a distanza di quattro anni da «Share The Wealth». Questo album, in realtà, si riallinea, per quanto ciò possa essere possibile al chitarrista, a una espressione di tipo più pienamente jazzistico, per quanto non manchino le molteplici influenze sommate che caratterizzano la sua tavolozza, che tuttavia comprende anche una profonda conoscenza dello scibile del jazz.
Ma accanto alla leadership di Cline, e alla sua vena compositiva, che qui sembra particolarmente felice (metà dei pezzi sono ancora frutto del periodo del lockdown), ci sembra di poter riconoscere anche molto altro, a spiegare la riuscita della musica. Infatti, molti dei meriti di questa rinnovata centratura di cui si diceva ci pare debbano essere ascritti all’importanza assunta nell’album dal lavoro di Ingrid Laubrock. La sassofonista tedesca, che pure è più solitamente vestita dei panni della sperimentatrice, senza rinunciare affatto a spunti di libertà (The Bag, Satomi) riesce a legarsi magnificamente, nel gruppo, alle linee della chitarra, con la quale ingaggia dialoghi di grande forza (Surplus, House of Steam), assumendo così un ruolo positivamente funzionale alla costruzione d’insieme, senza perdere nulla della propria caratteristica voce.
La base ritmica offerta da Lightcap e Rainey – entrambi sugli scudi, ma con il batterista autore di una prova davvero maiuscola – è l’ulteriore elemento alla base di un doppio album magnifico, di un quartetto di levatura stratosferica. Crediamo di non esagerare dicendo che ci sembra senza dubbio il migliore di Cline in casa Blue Note – e forse di sempre – nonché tra le migliori cose di quest’anno. Soprattutto risulta «avvincente», per usare le stesse parole del chitarrista, la capacità di tenere in equilibrio una lucida scrittura post-bop, accanto a spunti di sperimentazione, momenti più assorti e nervature elettriche, blues o jazz-rock, sempre sviluppando un lavoro di gruppo, fortemente coeso, nel quale l’apporto di ciascuno dei quattro risulta elemento essenziale per il risultato finale.
Disco da non perdere.
Sandro Cerini
DISTRIBUTORE
Universal
FORMAZIONE
Ingrid Laubrock (sop., ten.), Nels Cline (chit.), Chris Lightcap (cb.), Tom Rainey (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Brooklyn, 13 e 14-2 e 27-7-24.