Bud Powell «1962 Copenhagen»

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AUTORE

Bud Powell

TITOLO DEL DISCO

«1962 Copenaghen»

ETICHETTA

SteepleChase


Recuperato al volo perché uscito giusto un paio di settimane fa (ma un secondo volume di incisioni, effettuate a Stoccolma e Oslo, è annunciato per novembre) e ristampa – assai migliorata nel suono – di un ormai raro cd giapponese del 2012 («In Scandinavia», Marshmallow), ecco probabilmente il più bel disco realizzato dal pianista nei suoi ultimi, altalenanti anni, superiore anche al notevole «Live In Lausanne» dello stesso anno pubblicato da Chick Corea nel 2002 per la sua Stretch e che già presentava un Powell insolitamente vispo e concentrato. Non poco merito va alla ritmica, ben altra cosa rispetto ai pur volenterosi dilettanti della registrazione svizzera: il sedicenne (!) Pedersen era già un virtuoso fatto e finito, tanto da poter godere qui di alcune uscite in assolo, cosa assai infrequente nelle incisioni del Powell «europeo», che se ne fregava allegramente dell’interplay e caricava a testa bassa senza mai lasciare uno spiraglio a chicchessia. Repertorio ristrettissimo, come d’uso (due versioni di Anthropology, due di ‘Round Midnight, poi Straight No Chaser, Blues In The Closet, Like Someone In Love, 52nd Street Theme), ma una lucidità e una ferocia che non sono poi così distanti da quelle dei suoi tempi d’oro. La bella sorpresa è nascosta nei tre brani di chiusura, registrati in uno studio della radio-televisione danese: l’apparizione, chissà quanto prevista, di Brew Moore e soprattutto di Don Byas, che stritola un terzo Anthropology come se non ci fosse un domani e piazza un assolo strappacuore su I Remember Clifford. Che volete di più?
Conti

Pubblicata sul numero di settembre 2021 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

steeplechase.dk

FORMAZIONE

Bud Powell (p.), Niels Pedersen (cb.), Jörn Elniff (batt). Ospiti: Don Byas, Brew Moore (ten.)

DATA REGISTRAZIONE

Copenaghen, marzo-agosto 1962.