BLACK ART JAZZ COLLECTIVE «Truth to Power»

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AUTORE Black Art Jazz Collective

TITOLO DEL DISCO

«Truth To Power» ETICHETTA HighNote
Il sestetto originario era nato una quindicina di anni fa da un’idea di Pelt, Escoffery, Blake e del contrabbassista Dwayne Burno, con l’intento di celebrare alcune delle icone della cultura e della politica afro-americana. Ma, dopo pochi mesi dalla prima apparizione pubblica del gruppo, Burno scomparve improvvisamente per un’insufficienza renale e, da allora, è stato sostituito da Archer, uno dei contrabbassisti più richiesti nel giro del jazz «black oriented». Il risultato – nei tre lavori precedenti e anche in questo nuovo album – è una musica in cui viene sublimata la comunione tra jazz moderno e blues. Una musica divisa tra libertà espressiva (gli assolo torrenziali di Escoffery sono imperdibili) e rispetto per la tradizione. Nell’occasione odierna il sestetto di base è arricchito dalla presenza di alcuni fuoriclasse delle nuove generazioni, che contribuiscono in maniera determinante alla riuscita di un album che, al pari dei precedenti, è essenziale per chiunque voglia rendersi davvero conto ciò che effettivamente propongono i più fieri sostenitori dell’acronimo BAM. Gaeta

DISTRIBUTORE

IRD FORMAZIONE
Jeremy Pelt (tr.), James Burton III (trne), Wayne Escoffery (ten.), Xavier Davis (p.), Vicente Archer (cb.), Johnathan Blake (batt.). Aggiunti: Josh Evans, Wallace Roney Jr. (tr.), Victor Gould (p.), Rashaan Carter (cb.), Mark Whitfield Jr. (batt.). DATA REGISTRAZIONE New York, 2023.
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Giornalista, critico musicale, collabora stabilmente con Musica Jazz, saggista, è anche responsabile del patrimonio artistico della Camera dei Deputati. In passato ha collaborato con Il Corriere della Sera, Huffington Post, l’Espresso, occupandosi di scuola, musica e culture. Ha pubblicato i romanzi La formica sghemba (2019), Quando cavalcavo i mammut (2021) e una raccolta di racconti, I rebbi molli (2023). Parliamo con lui del suo ultimo saggio (edito da Arcana).

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